Rassegna storica del Risorgimento

<> 1806-1811; GIORNALI REGNO DI NAPOLI 1
anno <1989>   pagina <478>
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Alfonso Scirocco
a capo di queste furono posti gli intendenti, una figura di funzionario nuova non soltanto nel nome. I capoluoghi (in molte circolari del 1806 li troviamo designati come capitali ) diventavano il centro delle pro­vince. L'intendente, esecutore delle disposizioni impartitegli principalmente dal ministero dell'Interno, dirigeva l'amministrazione locale, controllava i comuni, faceva conoscere leggi e decreti, ne curava l'applicazione, dira­mando circolari e tenendo un fitto carteggio con i sottintendenti, i sindaci e le altre autorità.5) Nello Stato centralizzato costruito dai francesi le intendenze diventavano il canale di trasmissione tra la capitale ed il paese, il mezzo per far giungere l'azione del governo fin nei villaggi più isolati.
Nella difficoltà delle comunicazioni e nella impossibilità di spedire da Napoli in migliaia di copie leggi, decreti, circolari, il governo avvertì la necessità di decentrare nelle province la stampa, meglio diremmo la ristampa, in centinaia di esemplari, degli atti inviati dai ministeri. Perciò, prima ancora che fossero istituite le intendenze, il 9 giugno 1806 il ministro dell'Interno Miot si rivolse ai presidi, sottolineando l'importanza di stabilire delle stamperie in ogni capitale di provincia, solo mezzo di comunicazione fra gli amministratori e gli amministrati, ed offrì tutti i possibili aiuti.6) Da questo momento il problema fu oggetto di una continua corrispondenza. Il ministro, secondo le situazioni prospettategli, diede contributi in denaro, locali, materiale. Si preoccupò perfino di trovare uno stampatore disposto a trasferirsi ad Avellino.7)
H 30 settembre il ministro inviò un'altra circolare per sollecitare lo stabilimento di una stamperia nella capitale di ogni provincia, dal momento che erano stati fissati i capoluoghi. Nel rinnovare la sua dispo­nibilità per risolvere i problemi locali comunicò una sua idea per ridurre le spese di stampa.
Invece di stamparsi gli atti dell'intendenza parzialmente ad uno ad uno egli scrisse , potrebbe ogni intendenza riunire insieme quelli che deve pubblicare nel corso di ogni settimana, o di quindici giorni, o più, che secondo la quantità delle materie o l'urgenza richiede, ed imprimergli in un volume solo, a forma d'un giornale dell'intendenza. Questo periodico foglio non dovrebbe mai, e sotto qualunque pretesto aver nulla di comune colle gazzette politiche. Niuna notizia, niuno articolo estraneo
5) Cfr. A. DE MARTINO, La nascita delle intendenze, Napoli, Jovene, 1984, parte I.
6) Ministro dell'Interno ai presidi, Napoli 9 giugno 1806, Archivio di Stato di Salerno, Ministero Interno, Intendenza, B, 231. Il ministero dell'Interno era stato istituito con determinazione del 31 marzo; in questa data ero stato affidato ad Andrea Francesco Miot, consigliere di Stato dell'imperatore, dal 22 febbraio incaricato del dicastero della Guerra, che fu ora assegnato al generale Dumas. Per gli atti del governo, salva diversa indicazione, si farà riferimento alla Collezione degli editti, determinazioni, decreti e leggi di Sua Maestà, che ebbe inizio il 15 febbraio 1806. Nel testo la grafia delle citazioni è stata ammodernata.
7) Cfr. A. ZAZO, // Giornale dell'Intendenza di Principato Ultra e la prima tipografia in Avellino, in Samnium, a. XXVI, n. 34, luglio-dicembre 1953, pp. 159-161.