Rassegna storica del Risorgimento
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> 1806-1811; GIORNALI REGNO DI NAPOLI 1
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1989
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Alfonso Scirocco
non era più che sopportarsi dai popoli egli scriveva , tanto più che dava adito ai malintenzionati di spargere tra i cittadini le nuove false le più confacenti ai loro insensati disegni. È ormai tempo che le province si avvezzino ad essere istruite non meno di ciò che avviene nell'interno del regno, ma anche di quel che succede di grande nel resto soprattutto d'Europa. Obbligando d comuni a prendere un giornale, si voleva che gli arnministratori lo leggessero e ne comunicassero il contenuto ai concittadini.11)
Si mirava ad attuare una propaganda capillare. Gli intendenti corrisposero con zelo all'iniziativa. Ad Avellino Mazas propose di abbonare ai giornali anche i parroci, molto ascoltati dalle masse contadine.12) Poiché la cosa rappresentava un affare per i due giornali, gli interessati esercitarono pressioni:13) Giuseppe Poerio risolse salomonicamente la questione facendo abbonare i comuni del Molise al Monitore e quelli della Capitanata al Corriere.*4) Quindi, per facilitare l'operazione evitando di sollevare proteste per il nuovo peso imposto alle depauperate finanze comunali, con Sovrana Risoluzione, comunicata agli intendenti il 21 gennaio 1807, il prezzo dell'abbonamento fu messo a carico del ministero della Polizia.15)
Il governo si era posto il problema di diffondere nel regno una stampa politica di sua fiducia, e ne aveva individuato la soluzione. Lascia perplessi, perciò, o meglio richiama ad un contrasto personale tra il Saliceti e il Miot, l'opposizione che il ministro della Polizia fece alla pubblicazione del primo Giornale d'Intendenza, nato in Abruzzo Citra (Chieti) ad opera del francese Pierre-Joseph Briot nel novembre 1806. II Saliceti, pur riconoscendo l'utilità del foglio, contestò il 13 dicembre all'intendente il pericolo di trovarsi talvolta in contrasto colle intenzioni secrete del governo.
I nostri nemici s'impadroniscono d'ogni frase e traggono da ogni cosa pretesto a calunnie, esagerano i nostri piccoli disordini interni a far credere altrove che noi
H) Il ministero dell'Interno agli intendenti, Napoli 26 novembre 1806, Archivio di Stato di Salerno, collocazione citata. Il ministro lasciò alla prudenza degli intendenti di esonerare dal peso i comuni che non potessero assolutamente sopportarlo.
12) In una lettera del 13 dicembre 1806 (A.S.N., Ministero Interno, Il inventario, f. 2215) Mazas spiegò le ragioni della proposta, che era stata bocciata dal ministero.
13) In una lettera al colonnello Michelotti del 22 novembre 1806 Pietro Colletta raccomandò che nella provincia dell'Aquila si procurasse di assicurare al suo giornale tutte le associazioni: P. COLLETTA, Opere Inedite o rare, Napoli, 1861, p. 294.
IO G. Poerio al ministero Interno, Foggia 2 dicembre 1806, A.S.N., Ministero Interno, lì inventario, f. 2231.
B) La Sovrana Risoluzione non fu pubblicata nella Collezione degli editti, né l'abbiamo ritrovata nei Decreti Originali. Di essa e della circolare del 21 gennaio abbiamo notizia dalle risposte degli intendenti, in particolare Aquila 24, Avellino 25 e Campobasso 26 gennaio 1807, A.S.N., Ministero Interno, II inventario, rispettivamente fasci 2261, 2216 e 2221.