Rassegna storica del Risorgimento
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> 1806-1811; GIORNALI REGNO DI NAPOLI 1
anno
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1989
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pagina
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483
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Il Giornale d'Intendenza nel regno di Napoli 483
nota per poter essere occultata a livello locale, anche se è di nocumento all'immagine del nuovo regime. Il Miot ebbe, quindi, buon gioco nel difendere la sua iniziativa. In un lungo memoriale al re riepilogò i motivi pratici che lo avevano indotto a proporre la pubblicazione dei giornali nelle province, difese l'operato del Briot, criticabile soltanto, a suo avviso, per aver inserito un discorso da lui tenuto in occasione della organizzazione dei decurionati: i discorsi degli intendenti non erano atti e non sarebbero stati più riprodotti. Per il resto era evidente l'utilità del giornale, anche per assicurare il lavoro alle stamperie che si stavano stabilendo nei capoluoghi.20)
Le ragioni addotte da Miot convinsero il re. Le vedute di alta politica messe avanti dal Saliceti erano fuori luogo. Viceversa era evidente il vantaggio di mettere a disposizione degli interessati gli atti governativi e le circolari dell'intendente raccolti in un volumetto facilmente consultabile e conservabile, e di non poco conto erano le considerazioni relative ai costi, alla difficoltà della distribuzione, alla necessità di assicurare lavoro alle stamperie nei centri periferici.21) Di fatto il Giornale di Abruzzo Citra continuò le pubblicazioni dopo una sospensione di poche settimane non avvertita dal pubblico. Nelle altre province l'inizio delle pubblicazioni fu condizionato solo dalla disponibilità di una stamperia.22)
Già nel gennaio 1807, mentre era in corso lo scontro tara i due ministri, uscì il giornale ad Avellino, seguito da quello di Terra di Lavoro. Nel 1808 troviamo il giornale a Monteleone, Aquila, Teramo, Foggia, Lecce, Campobasso e Potenza.23) Forse allo stesso anno risale quello di Salerno, certamente esistente nel 1809. Nel 1810 è pubblicato a Bari e Napoli; ultimo, nel 1811, a Cosenza. I giornali, divenuti il mezzo di attuare la notifica delle leggi, secondo le istruzioni del 17 settembre 1806, coprirono, così, tutto il regno.
20) La relazione del ministro dell'Interno al re, s. d. <8 gennaio 1807?), è ivi.
21) Da una nota di G. Poerio a Miot, Foggia 2 dicembre 1806 (A.S.N., Ministero Interno, li inventario, f. 2231), risulta che il 29 novembre erano state comunicate agli intendenti disposizioni del ministero dell'Ecclesiastico affinché i prelati del regno si servissero per tutti gli atti ecclesiastici degli stampatori già stabiliti o da stabilirsi nelle capitali della provincia .
22) Il fatto che sia stato necessario impiantare una stamperia prima di pubblicare il giornale è dichiarato, per esempio, nel primo numero del Giornale degli Atti di Intendenza di Principato Ultra (Avellino, ottobre 1807). A Cosenza, dove il giornale comincia nel gennaio 1811, è detto in un comunicato introduttivo: Non poche circostanze, fra le quali la più dispiacevole quella della mancanza di una tipografia bene organizzata, han fatto differire fino ad ora la compilazione del giornale dell'Intendenza della Calabria Citeriore . Sulle travagliate vicende della stamperia a Cosenza si veda A.S.N., Ministero Interno, II inventario, f. 2246, dove sono anche cenni a deficienze della stamperia di Foggia.
23) H giornale della Basilicata è conservato dal 1809, ma sappiamo che II 17 agosto 1808 il ministro dell'In temo approvò che i comuni lucani pagassero 8 ducati ciascuno per l'abbonamento; riferito in Nota dall'intendente al ministro, Potenza 17 ottobre 1809, A.S.N., Ministero Interno, Il inventario, f. 2194/3.