Rassegna storica del Risorgimento
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> 1806-1811; GIORNALI REGNO DI NAPOLI 1
anno
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1989
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484
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Alfonso Scirocco
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La vita dei Giornali d'Intendenza non fu, tuttavia, priva di pericoli. Ce lo attesta un Parere del Consiglio di Stato, pubblicato, in maniera inconsueta, nel Bollettino delle Leggi. Il 2 settembre 1809 l'alto consesso esamina se debba interdirsi la continuazione dei giornali d'intendenza. Il re è Gioacchino Murat. È ancora ministro della Polizia Cristofaro Saliceti, che morrà di lì a poco; agli Interni c'è monsignor Capecelatro. Per colpa di alcuni abusi, di cui sono stati rimproverati con giustizia i giornali così detti d'intendenza è sorto il dubbio se debba interdirsene la continuazione. Gli abusi (si evince dallo stesso parere) consistono nella pubblicazione integrale di lettere e circolari di ministri. Chi, se non il ministro della Polizia, può inviare comunicazioni non destinate alla pubblicità? Ci pare di poter supporre che sia tornato alla carica il Saliceti. Il Consiglio di Stato, però, mentre proibisce la pubblicazione di documenti ministeriali senza l'autorizzazione dei ministri stessi, ritiene i giornali in questione come uno dei mezzi meno dispendiosi e più rapidi di comunicazione fra gli intendenti e gli agenti inferiori del governo , e di doversene non solo permettere ma incoraggiare l'esistenza . Il re, intanto, ordina che la spesa dell'abbonamento sia trasferita dai bilanci comunali a quelli dei dipartimenti e che il costo di esso sia stabilito dal ministro dell'Interno su proposta degli intendenti.24)
Quest'ultima disposizione ci consente di conoscere una serie di notizie sulla gestione dei giornali, perché gli intendenti, interpellati dal ministro,25) riferiscono talvolta anche sui costi, sulle tirature, sulla diffusione dei fogli.26) Precisiamo innanzitutto che la spesa per gli abbonamenti resta a carico dei comuni, non essendo stati ancora assegnati dei fondi alle province.27)
Il costo dell'abbonamento è uguale per tutti i comuni a Foggia (ducati 12), a Potenza (ducati 8), a Teramo (ducati 6), a Campobasso (ducati 4), a Monteleone (dove, dato l'alto numero dei comuni della Calabria Ultra, dai 15 ducati iniziali si è scesi addirittura a 12 carlini). Varia
24) Bullettino delle leggi del regno di Napoli, 1809, voi. II, n. 454, pp. 825 sgg. Il re ordinò anche che il ministro dell'Interno presentasse un rapporto ed un progetto di decreto per far ottenere ai giornali tutti i vantaggi che possan derivare dalla loro esistenza ,
25) Il 22 settembre 1809 il ministro dell'Interno diramò una circolare agli intendenti chiedendo di conoscere il prezzo attuale dell'associazione dei comuni, la possibilità di diminuirlo o di supplirsi con altro fondo per rendere meno gravosa la spesa ai comuni. La minuta è in A.S.N., Ministero Interno, II inventario, f. 2194/3.
26) Risposero il 29 settembre Teramo, il 30 Aquila, Campobasso, Ohieti e Foggia, il 2 ottobre Monteleone, il 3 Capua, il 4 Avellino, Lecce e Salerno, il 17 Potenza. Tutte le risposte degli intendenti sono ivi.
V) in una nota s. d. e s. f., probabilmente di un funzionario del ministro dell'Interno, si fa osservare questa circostanza, e si sottolinea che la partita per il mante nimento delle stamperie deve restare per il momento a carico dei comuni, se non sì vuole che cessi l'attività delle stamperie e la pubblicazione dei giornali: ivi.