Rassegna storica del Risorgimento

<> 1806-1811; GIORNALI REGNO DI NAPOLI 1
anno <1989>   pagina <485>
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II Giornale d'Intendenza nel regno di Napoli 485
all'Aquila (i 164 comuni più comodi pagano ducati 9, i 63 più poveri 4), a Lecce (ducati 9 i comuni regolari, 2 i comuni aggregati, con lieve modifica dei criteri indicati nel Giornale del maggio 1808), a Salerno (du­cati 6 i comuni maggiori, 3 i più piccoli e quelli che hanno sofferto per il brigantaggio), a Capua, in Terra di Lavoro (ducati 6 i maggiori, carlini 10 i piccoli). Più complesso è il conteggio a Chieti. Briot ha fatto pagare 9 ducati ad ogni comune e 6 ai governatori, ricavando in totale ducati 1300. U suo successore, duca di Montejasi, ha ridotto il totale a ducati 700, tassando i comuni in proporzione delle rendite da un minimo di ducati 3 ad un massimo di ducati 6 ed i governatori per ducati 4. Ora i governatori sono stati sostituiti dai giudici di pace, che hanno funzioni diverse, e l'intendente non li obbliga a prendere il Giornale, che rende, quindi, in totale ducati 612, insufficienti a coprire le spese della stamperia. Ad Avellino, infine, il ratizzo è stabilito in base al numero degli abitanti dei comuni, e va da un minimo di ducati 0,93 per S. Pietro Indelicato, 0,94 per S. Agnese, 0,97 per Mancusi, ad un massimo di ducati 19,44 per Ariano e 17,44 per il capoluogo: si raggiunge, così, il totale di ducati 720 necessario per coprire le spese.28'
Il nuovo ministro dell'Interno (dal novembre 1809 è Giuseppe Zurlo) non impone un criterio uniforme; le sue direttive tendono a favorire il ratizzo secondo la ricchezza dei comuni. Sappiamo, infatti, che a Teramo nel 1811 il prezzo dell'abbonamento al giornale non è più unico, ma va dai 6 ai 22 ducati, ed è respinta la richiesta del nuovo intendente Augusto Turgis di fissarlo in ducati 12 per tutti i comuni.29)
In alcune province si denunziano particolari difficoltà. A Potenza l'intendente osserva che la carta è fatta venire da Vietri, sulla costiera amalfitana, e tutto l'occorrente per la tipografia deve essere trasportato da Salerno o Napoli, mentre le altre autorità non collaborano, e la dire­zione delle contribuzioni commissiona gli stampati a Napoli. Il fatto è che nelle piccole città gli stampatori non hanno occasioni di lavoro oltre quelle offerte dall'intendenza,30) che deve garantire col giornale un minimo di introiti se non vuole che la stamperia cessi la sua attività.31) A Monteleone il De Thommasis fa stampare anche dei libricini di valore educativo,
28) Una tabella a stampa con la ripartizione assegnata a ciascun comune di Principato Ultra, s. 1., s. d., ivi.
29) Alla lettera dell'intendente, Teramo 28 marzo 1811, il ministero il 3 aprile risponde di non poter accettare la proposta, poiché la popolazione e le risorse dei comuni non essendo uguali, una tassa uguale per tutti non sarebbe giusta. Bisogna dunque regolarla su questi dati, se si vuol che riesca quanto meno si può pesante . Il ministero, inoltre, ritiene troppo alto il totale indicato dall'intendente, ed invita a proporsi una diminuzione {A.S.N., Ministero Interno, II inventario, f. 2259).
30} indicativo il caso di Vincenzo Cava, trasferitosi da Napoli ad Avellino nel 1807 nella speranza di aggiungere al lavoro per l'intendenza quello per la curia ecclesiastica e per i privati e rimasto con poco lavoro. Dovette provvedere l'intendente Mazas assicurandogli 600 ducati annui da ratizzarsi a ragion d'anime : A. ZAZO, art. cit.
31) Lo dichiara l'intendente del Molise: Campobasso 30 settembre 1809, cit.