Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDINI; NIEVO IPPOLITO
anno
<
1989
>
pagina
<
521
>
Libri e periadici 521
spostamento rispetto alla cultura romantica, 1* età dell'oro della Chiesa viene individuata nell'epoca pre-costantiniana. Inoltre, lo Stato di cui Rosmini traccia il modello nei suoi progetti di costituzione non è uno Stato cristiano o uno Stato confessionale , bensì uno Stato laico di ispirazione 'religiosa, in quanto nessuna civiltà o istituzione può mai identificarsi completamente con la Chiesa, né attuarne pienamente il progetto. Cosi, ad un ruolo prevalentemente politico della religione, Rosmini contrappone un ruolo prevalentemente spirituale-profetico, con una visione anti-temporalistica della funzione della Chiesa e del papato. In tale prospettiva, il cattolicesimo esercita la sua influenza per via indiretta e, più che elemento di coesione sociale, diviene componente critica, se necessario addirittura fattore di distinzione o di divisione , diffondendo valori che finiscono tuttavia col modificare in profondità le stesse basi ideologiche della società. In un simile contesto, non sembra un dettaglio, ma al contrario un elemento molto significativo la lunga amicizia tra Rosmini e Manzoni. L'ultima sezione del volume, dedicata alle linee di ricerca, si occupa dell'influenza del pensiero di Rosmini nella cultura italiana. Dopo le condanne del 1849 e del 1887, dovute all'incapacità della Chiesa del tempo di accettare la sfida imposta dai processi di modernizzazione, la circolazione delle idee rosminiane subì una forte battuta d'arresto negli ambienti cattolici. Tuttavia le proposte del Roveretano, che si collocavano nella scia di una tradizione in senso lato liberale, vennero recuperate, con inevitabili rielaborazioni, proprio dal pensiero laico. Anche il modernismo con Fogazzaro ed il conciliatorismo con i vescovi Bonomelli e Scalabrini, attinsero largamente alla lezione rosminiana. Ufficialmente, però, i sospetti ed i silenzi si dissolveranno soltanto molti decenni dopo, nel mutato clima del Concilio Vaticano II e post-conciliare. Campanini conclude affermando che, in realtà, un'eredità rosminiana, ora esplicita ora implicita, è rintracciabile lungo tutto il corso della politica di ispirazione cristiana del nostro secolo, da Sturzo a Mazzolar!, da Capogrossi ad Aldo Moro . Tale eredità consisterebbe in primo luogo nel ridimensionamento di una categoria quale quella di Stato etico , di cui i cattolici non potevano certo negare la legittimità, ma di cui volevano ridefinire gli spazi, seguendo un filone di pensiero che sosteneva il primato della società civile, e Rosmini se ne era fatto convinto assertore. Non a caso Luigi Sturzo, giovane professore nel seminario di Caltagirone nei primi anni del Novecento, aveva dedicato al pensiero di Rosmini alcuni suoi corsi, affiancandolo allo studio della dottrina sociale della Chiesa.
FILIPPO RONCHI
FRANCO BARTOLOTTI, Medaglie e decorazioni di Pio IX; Rimini, Ramberti Arti Grafiche, in 4, pp. XXII-439. S.p.
L'elezione al soglio pontificio del Papa Pio IX avvenne il 16 giugno 1846 e il suo pontificato durò trentadue anni; egli morì infatti il 7 febbraio 1878 ed Jbbe potere temporale per venticinque anni sino al 20 settembre 1870. Durante tutto questo lungo arco di tempo fu protagonista o testimone non solo degli avvenimenti che portarono alla costituzione dello Stato italiano, ma anche dei grandi movimenti liberali che determinarono la fine dell'assolutismo e lo sviluppo nelle popolazioni di nuovi ideali sociali e nazionali.
Pio IX fu sempre convinto avversario delle nuove idee, quando queste sembravano contrarie agli interessi della Chiesa e proseguì tenace ma sincero e in perfetta buona fede nella sua opera, anche con iniziative di vastissima risonanza e alla sua morte lasciò una Chiesa più. forte e con più prestigio rispetto al lontano 1846.
Nella molto ampia bibliografia a lui dedicata mancava un'opera sistematica