Rassegna storica del Risorgimento

GARIBALDINI; NIEVO IPPOLITO
anno <1989>   pagina <547>
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Libri e periodici
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che si rimane sempre al di qua delle barriere nazionalistiche e, prima di Federico Chabod e del suo crocianesimo tardoromantico,-, non si scoprono davvero l'Occidente e l'Europa del perché non possiamo non dirci cristiani.
RAFFAELE COLAPIETRA
Guida degli Archivi economici a Roma e net Lazio, a cura di MARIA GUERCIO (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 54); Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1987, in 8, pp. 132. S.p.
Sempre più prende sviluppo la ricerca storica in campo economico, e un logico, necessario corollario di questo sviluppo è l'azione di tutela e valorizzazione delle fonti; pertinenti. Per il passato (neanche troppo remoto) scarti regolarmente autorizzati dalle autorità politiche e archivistiche hanno provocato vaste distruzioni, intere serie di buste inviate al macero perché riguardavano conti, introiti ed esiti, ritenuti allora di nessun interesse storico . Mentre si continua a piangere la scomparsa di quelle fonti, si cerca almeno di salvare il salvabile, soprattutto quelle che, non appartenenti ad uffici statali, non perverranno secondo la legge negli archivi di Stato.
È quindi senz'altro da vedersi con piacere l'uscita di guide come questa che illustrano la presenza di archivi di imprese in un contesto regionale come quello del Lazio, dove l'industria si è sviluppata tardi rispetto ad altre aree italiane. Infatti fra le date estreme della documentazione censita troviamo pochissimi riscontri nel periodo pontificio e anche le carte afferenti all'Italia liberale non sono molto numerose. Il censi­mento intrapreso dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio e condotto da Mariella Guercio ha prodotto 27 schede di archivi di operatori economici privati, 10 di aziende a partecipazione statale, 22 di enti pubblici, 3 municipalizzati. Massiccia quindi la presenza dell'elemento pubblico accanto ai privato, mentre numerose schede sono poi dedicate ad archivi di enti a carattere nazionale (I.R.I., E.N.I., E.F.I.M., Poligrafico, E.N.E.L.. ecc.) il cui interesse travalica ovviamente l'ambito regionale. Così è, natural­mente, anche per la Confindustria. Semberebbe un po' scarsa la quantità di archivi di imprese propriamente locali, ma in appendice la Guercio riporta 103 nominativi di ditte che hanno risposto negativamente alla domanda se possedevano o meno carte anteriori al quarantennio di anzianità, onde poter costituire la sezione separata d'archivio. Un numero di molto superiore a quelle che hanno risposto affermativamente. Ma 5 pur sempre qualcosa per chi voglia compiere le sue ricerche, ed è un ottimo inizio per una sensibilizzazione e formazione di una coscienza storica fra le imprese.
FLORIANO BOCCINI