Rassegna storica del Risorgimento
GARIBALDINI; NIEVO IPPOLITO
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1989
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Vita dell'Istituto
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BERGAMO. Il Comitato di Bergamo è uno dei più antichi. Eccone le vicende tracciate da Marcello Ballini sull'Eco di Bergamo del 22 luglio 1989.
Questa vuol essere la storia breve, ma compiuta, del Comitato provinciale di Bergamo dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Il più remoto aggancio potrebbe essere quello del primo anniversario della Grande guerra il 1916 allorché Yenne inaugurato il Museo del Risorgimento, che aveva trovato collocazione nell'ex palazzetto dell'Ateneo in Città Alta. Ma l'incipit della storia del Comitato si può identificare nel settennio intercorso tra il 1935 e il 1942, e, successivamente, nella sua ripresa dell'anno 1950, e tuttora in corso.
In occasione del cinquantesimo di fondazione, il Comitato non disattese la ricorrenza (.1935-1985), ed indisse nella propria sede (quella liberalmente concessagli in eoabitazione dall'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti) una manifestazione, che ebbe anzitutto il pregio storico di invitare il primo segretario del Comitato alla sua nascita, e precisamente l'aw. Enrico Vivona e, quindi, il secondo segretario, il senatore prof. Giovanni Battista Scaglia. Ai due anzidetti, si aggiunse e fu reciprocamente doveroso l'aw, Costantino Simone ini che, sindaco di Bergamo nel decennio 1956-1965, fu parte attivissima delle celebrazioni che si tennero nella nostra città in concomitanza con i centenari più significativi del nostro Risorgimento nazionale. Per l'occasione che si tenne il 18 settembre 1985 fu invitato a parlare il prof. Luigi Cattanei, componente del Comitato per l'Edizione nazionale dell'opera omnia di Giuseppe Cesare Abba curata dall'Ateneo di Brescia, sul tema Gli esordi e le memorie bergamasche nell'opera omnia di Giuseppe Cesare Abba . La tornata era stata preceduta da una relazione del Cinquantennio, da parte del presidente in carica del Comitato, colui che detta questi appunti.
Nella non facile rinascita delle attività culturali del dopoguerra, si ebbe mano felice nel nominare il prof. Alberto Agazzi nuovo presidente del Comitato stesso. Siamo nell'anno 1950. E qui va sottolineato subito che mai il Comitato, né prima, né dopo, visse anni più fecondi e ricchi di attività. Nei ventun anni che Alberto Agazzi resse la presidenza dal 1950 al 1971, senza contare l'attenzione ch'egli vi dedicò ancora per oltre un anno, fino a quando una repentina malattia lo condusse alla morte in terra svizzera il 23 novembre 1972 il Comitato bergamasco si collocò indubbiamente fra i primi, in tutta Italia, per ricchezza di iniziative, pubblicazioni e pubbliche comunicazioni, ivi compresi due convegni, oltre alla ristrutturazione definitiva del Museo del Risorgimento, che trovò in Rocca la sua più idonea sistemazione. Basterà ricordare il riuscito convegno garibaldino in collaborazione con la città di Milano, un corso di aggiornamento storico a Lovere, il pellegrinaggio garibaldino sulle orme dei Mille nel maggio 1960, la celebrazione a Bergamo, Cracovia e Varsavia della spedizione di Francesco Nullo in Polonia, la partecipazione, e non solamente di pura presenza, di soci del Comitato ai vari congressi dell'Istituto, della Società toscana per la storia del Risorgimento di Firenze, del Centro di studi napoleonici dell'Elba.
Al prof. Agazzi succedette il prof. Luigi Tironi, che la presidenza nazionale aveva indicato come l'elemento più adatto per la direzione interinale del Comitato. Nel 1973, veniva eletto presidente effettivo il prof. Marcello Ballini,
Si è detto delle pubblicazioni. Basterà rammentare il trittico di grossi libri ricchi di saggi (Storia del Volontarismo bergamasco; Le 180 biografie dei bergamaschi dei Mille, e Wlìl Compagnia dei Mille di Guido Sylva, oltre ai nove numeri della Rivista