Rassegna storica del Risorgimento
LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
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1990
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Filippo Ronchi
anche le notizie circa le malattie dei bambini-operai. Le concerie, le vetrerie, le fonderie, le manifatture degli stovigliami e quelle per la lavorazione dei fiammiferi venivano considerate, nell'inchiesta, industrie insalubri. Ma numerosi incidenti si segnalavano un po' ovunque, soprattutto per quanto riguardava la pulizia e la lubrificazione delle macchine. A questo compito poco faticoso erano addetti i bambini che non di rado, però, a causa della loro inesperienza, rimanevano travolti negli ingranaggi delle macchine. Frequenti infortuni coinvolgevano i bambini specialmente durante i turni di notte. Nelle officine di lavori in vetro, dove si usava l'acido fluoridrico, la vita media degli operai era in ogni caso di ventidue anni. Dolori di testa e di denti, mal d'occhi erano comuni a tutti gli addetti alle tipografie, ma i bambini venivano colpiti in particolar modo da questi disturbi, e anche da gastriti. I loro organismi più gracili e sensibili erano le prime vittime di una lunga serie di malattie del lavoro: rachitismi, artriti, anemie nelle fabbriche di lana e di cotone; febbri reumatiche nelle cartiere; coliche nelle manifatture di ceramiche; vizi cardiaci e irritazioni della pelle nelle seterie.15) I giovani dei centri operai e minerari erano scartati o riformati in grandissima parte (in alcuni casi si arrivava al 62 ) per insufficienza toracica o per imperfezione di membra.16> L'inchiesta segnalava anche la completa ignoranza dei fanciulli che lavoravano nelle fabbriche.
Calatabiano, aveva discusso sull'opportunità di una legge sul lavoro dei fanciulli e delle donne nelle fabbriche. A causa delle perplessità e della prudenza dimostrate da alcuni membri della Giunta e dallo stesso Majorana, fu approvato un ordine del giorno in cui si affidava al ministro la nomina di una sottocommissione incaricata di studiare più approfonditamente tutta la materia e, se necessario, formulare un progetto di legge. Ogni decisione fu, quindi, rimandata ad un'altra sottocommissione che compilò un questionario per raccogliere notizie complete ed attendibili sull'argomento. 11 ministero di Agricoltura, Industria e Commercio inviò, poi, a 22 prefetture una circolare in data 14 febbraio 1877 per conoscere le condizioni di lavoro dei minori e delle donne nelle fabbriche e le conseguenze di un eventuale intervento legislativo. Cfr, G. MONTELEONE, op. cit., p. 250
15) AA.I.C, cit., pp. 18, 41, 47; L. BRIZI, op. cit., pp. 98-111.
1*) Un altro aspetto drammatico era quello delle conseguenze del lavoro precoce sulle ragazze. A tale riguardo negli A.A.I.C., cit., p. 129, possiamo leggere: Nelle fanciulle v'è poi da considerare la fase della mestruazione o dello sviluppo, come dicesi comunemente; e certo questo momento dell'evoluzione organica vuole riguardo speciale, per cui sarebbe a desiderarsi che anco per questa singolare condizione, in tutte quelle industrie che hanno la proprietà malefica di turbare i poteri assimilativi dell'organismo, la età venisse precisata oltre i quattordici . Nelle ragazze, infatti, la sclerosi, l'anemia, a causa dell'eccesso di fatica In officine insalubri, si sviluppavano nell'epoca delle prime mestruazioni. Era opinione diffusa nei Consigli sanitari provinciali interpellati, del resto, che le malattie delle donne e dei fanciulli derivassero da lavoro troppo prolungato e faticoso e dipendessero in parte dalla natura stessa del lavoro, in parte dalla soverchia durata di esso e dall'età precoce In cui 1 fanciulli sono ammessi alle fabbriche . Cit. A.A.I.C., cit., pp. 65, 115 ed anche E. MARACLIANO, La medicina nei suoi rapporti con la questione sociale, in Annuario dell'Università di Genova, a. 1882-83, discorso inaugurale, p. 19.