Rassegna storica del Risorgimento

LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
anno <1990>   pagina <12>
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Filippo Ronchi
nella sua manifattura non arrestava lo sviluppo fisico dei ragazzi, anzi lo favoriva in sensibile guisa 20) Anche i fratelli Bona, titolari di una fabbrica di pannilana presso Caselle Torinese, confermavano che il lavoro di cotesti ragazzi (attaccatili) non è sedentario ma ginnastico, epperciò molto igie­nico.21) L'attività assegnata ai fanciulli, notava l'autorevole Camera di Commercio di Milano, non è tale da farla considerare eccedente le loro forze, perché non consiste nell'esercizio di veruno sforzo muscolare eccessivo, ma nella sorveglianza sul regolare funzionamento delle macchine; questo compito richiede qualche attenzione, ma essa è sempre minore di quella che si pretende dai ragazzi dediti allo studio nella scuola superiore 22) La ditta Migliavacca, che gestiva una ferriera a Vobarno, in provincia di Brescia, rimarcava inoltre l'alto fine etico del lavoro mino­rile, in quanto esso abituava fin da principio i bambini alla sorveglia-teZza e alla regola, primi ripari che l'operaio può opporre al disordine e alla miseria.23) D'altronde, aggiungeva la ditta Pietro Cobianchi di Intra, nelle manifatture trovandosi d'inverno al caldo e d'estate all'ombra, stanno i fanciulli meglio assai che vagabondi nelle piazze o nelle loro meschine abitazioni, dove, in una sola stanzaccia oscura e malsana, tro vansi accalcate famiglie di più persone.24)
L'irritazione per il ventilato progetto di legge accomunava industriali settentrionali e padroni delle miniere di zolfo siciliane,25) che io giudicavano inutile e vessatorio , tanto più che, a sentire per esempio l'ammini-stratore delle miniere di Lercaro presso Palermo, proprio i carusi erano i tiranni dell'industria solfifera, e meno che poche eccezioni, tette le miniere subiscono le leggi dei carusi, i quali lavorano solo quando lor piace e per quel tempo che vogliono .2<s) Concetti simili esponeva la Depu­tazione Provinciale di Palermo, secondo la quale i fanciulli [...] consci della loro importanza dettavano legge nelle miniere con le loro esigenze smodate. Questi fanciulli per lo più corrotti aggiungeva la Deputa­zione ' invece della protezione e dello appoggio per mezzo di leggi limitatrici del lavoro, che si renderebbero complici involontarie della per­versità e delle eccessive pretese , avrebbero dovuto attirare il rigore delle autorità competenti.27) Un quadro idillico dipingeva il sindaco di Calta-nissetta, ma sempre con l'obiettivo di negare la necessità di qualsiasi provvedimento governativo. Secondo il primo cittadino nisseno, il caruso era un bambino adorato [...] e se vi è un solo boccone di pane è per
20) Cfr. À.À,LC., Roma, 1880, voi. 15, p. 71.
21) Ivi, p. 126.
22) Ivi, p. 254.
23) tvf, p. 192.
24) Ivi, p. 74.
25) Sull'industria solfifera in Sicilia cfr. Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità ad oggi. La Sicilia, a cura di M. AYMARD e G, GIARRIZZO, Torino, 1987, pp. 11-15.
26) A.A.I.C., Roma, 1880, voi. 15, p. 788.
27) hi, pp. 754-755.