Rassegna storica del Risorgimento
LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
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1990
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jff legge sul lavoro dei fanciulli
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lui solo. Infinite cure gli venivano prodigate da un essere che vive con lui e da lui trae la sua sussistenza. Costui è il picconiere, il quale compie il suo lavoro per mezzo di due o tre di questi ragazzi [...]. Il picconiere è un secondo padre, guarentisce sino al sangue il suo ragazzo, perchè in lui vede la propria sussistenza, lo accarezza, lo adatta poco alla volta al santo lavoro, e forse alla domenica sagrifica un bicchiere di vino per comprargli qualche dolce o qualche frutta.28) La legge sul lavoro dei fanciulli aveva origine, quindi, a giudizio della Società Siciliana di Economia Politica di Palermo, nel sentimentalismo dei filantropi e nei tetri colorì delle descrizioni dei romanzieri , ma in realtà combatteva un'ombra .29)
Più onestamente,, la ditta Schmid e Nieffer, cotonificio di Palazzolo suU'Oglio, in provincia di Brescia, riconosceva che l'industria in Italia era ancora troppo giovane e in condizioni troppo difficili dirimpetto alla concorrenza estera per poter sopportare restrizioni nell'impiego dei fanciulli.30) Nei rapporti suoi con le industrie estere confermavano dalla Camera di Commercio di Milano quella italiana si trova a mal partito per le notissime cause della scarsità di capitale, del caro prezzo del combustibile e delle macchine [...]. Dunque rimane unica favorevole circostanza il costo relativamente moderato della manodopera. Perciò lo Stato avrebbe dovuto procedere con cautela nel dare disposizioni intese a modificare indirettamente l'unica circostanza propizia per l'industria nazionale.31) Su questo punto, non a caso, concordavano anche le Deputazioni Provinciali di Caltanissetta e di Palermo, secondo cui le condizioni critiche nelle quali versava l'industria mineraria a causa delle crisi economiche e commerciali che si erano succedute impedivano un aumento delle spese.32) Solo nelle grandi miniere, aggiungeva il sindaco di Caltanissetta, la manodopera per l'estrazione poteva essere sostituita con mac-
2> Ivi, p. 712.
2?) Jvi, pp. 758 e 787. L'obiettiva convergenza di interessi tra proprietari meridionali ed industriali settentrionali è confermata da un giudizio simile a quello della Società Siciliana di Economia Politica espresso dalla Camera di Commercio di Milano, secondo cui i voti umanitari non nascondevano altro che il sentimento egoistico, il quale all'operaio adulto fa desiderare di veder eliminata la concorrenza del fanciullo . Ivi, p. 254.
30) Ivi, p. 190.
31) Ivi, p. 254. Già l'inchiesta industriale affidata ad una commissione parlamentare tra il 1870 ed il 1874 aveva rivelato come le industrie della seta, della lana e del cotone, che maggiormente impiegavano manodopera minorile, riponessero tutte le loro capacità competitive non nei miglioramenti tecnici (molto difficili per la scarsità di capitali disponibili e per l'alto eosto delle macchine d'importazione), ma nella compressione dei salari. Il basso costo della manodopera era, insomma, l'unico vantaggio dell'industria nazionale, fino a quando essa operava in un mercato non protetto dalla concorrenza delle merci straniere. La pratica del soltosalarìo era, appunto, diffusissima nella forma specifica dello sfruttamento del lavoro infantile e delle donne. Cfr. G. MONTELEONE, op. mi., p. 236,
32) Cfr. KAlC.t Roma, 1880, voi. 15, pp. 698 e 755.