Rassegna storica del Risorgimento

LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
anno <1990>   pagina <15>
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La legge sul lavoro dei fanciulli
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ma bisogna tener conto degli effetti sul di lui sviluppo fisico anche dei maggiori stenti a cui si troverebbe esposto per la diminuzione delle risorse che colpirebbe la famiglia sua, impedita dall'approfittare della di lui attitudine al lavoro.41)
Ma ben diverse notizie e valutazioni giungevano dalla maggior parte dei centri industriali della penisola. La Deputazione Provinciale di Torino inviava a Cairoli, approvandola integralmente, la relazione del deputato liberale moderato Boselli. Le minuzie e la monotona invariabilità dei lavori producono un'attonitaggine morale, un impicciolimento di pensieri, una specie di ebetismo. Perciò la ristrettezza, l'ipocondria, il disamore della vita, che sembrano frutti di lunghi disinganni, e retaggio di una disutile vecchiaia, non sono infrequenti nell'adolescenza dell'operaio 42> rilevava Boselli mettendo in risalto i perversi effetti provocati sulla maturazione dei ragazzi da un precoce avviamento al lavoro, poiché la promiscuità dei sessi, il lavoro notturno, le percosse dei sorveglianti, i cattivi esempi degli adulti operai esponevano i giovani ad una tenta­zione continua ed ineluttabile .43> Da un punto di vista igienico, era ormai certo esservi malattie che gli operai più degli altri contraggono per cause dipendenti dal lavoro, come la rachitide, la clorosi, la scrofola, la tisi, la cachessia, le malattie infiammatorie; e senza fallo le contraggono con facilità i piccoli operai s.44' Scarso, inoltre, era il loro nutrimento e spesso, dopo una giornata in fabbrica, li attendevano a casa i maltrattamenti di parenti viziosi e brutali.45) Boselli citava, poi, i dati di un'indagine da cui risultava che la mortalità tra i 5 ed i 15 anni era più alta nelle grandi città italiane che in quelle straniere e Torino deteneva un triste primato, con il 7,67. Boselli notava anche come nei fanciulli delle
4 Ivi, p. 254.
42) Ivi, p. 96.
43) Questo fenomeno emergeva pure nelle relazioni inviate dalla Giunta municipale di Brivio, in provincia di Como, e dalla Deputazione Provinciale di Cremona. La prima concentrava l'attenzione sulle condizioni delle bambine esposte alla vita rumorosa di una fabbrica dove stanno raccolti a caso individui di ogni età, di ogni sesso, di ogni provenienza, dove frammisti ad elementi buoni se ne mostrano non di rado perversi, corrotti. La seconda vedeva nei rallentati vincoli di famiglia un effetto della dimora nell'opificio tutta la giornata , che faceva considerare la casa più come un albergo che come un luogo di affetti e di tranquilla sicurezza. Ivi, pp. 211, 224.
44) Ivi, p. 96.
45) Ivi, p. 101.
46) ivit p. gg. Ecco in dettaglio i risultati della ricerca condotta nelle più importanti città europee ed italiane:
MORTALITÀ' DEI GIOVANI DA 5 A 15 ANNI
Berlino 3,90 Napoli 5,11
Parigi 4,01 Venezia 5,28
Stoccolma 4,21 Roma 5,49
Mosca 4,38 Londra 5,70
Colonia 4,51 Palermo 6,73
Pietroburgo 5,04 Torino 7,67