Rassegna storica del Risorgimento
LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
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1990
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Filippo Ronchi
impressionato in seguito ad una visita compiuta, in qualità di membro della Commissione d'inchiesta sulle industrie nazionali, presso alcune miniere di zolfo siciliane. L'industria affermava Luzzatti in una sua pubblicazione del 1877 intitolata Le leggi sulle fabbriche in Inghilterra è una battaglia perpetua contro la materia ribelle ch'essa soggioga; ha i suoi feriti e i suoi morti. È necessario che una legge si interponga a temperarne i mali a.80) Lo Stato, tutore dei deboli al pari dei forti aveva il dovere di combattere l'avidità noncurante del padrone .81) Gli imprenditori che sfruttavano l'infanzia esaurendola in lavori estenuanti e lasciandola nell'ignoranza non solo -sfibravano la razza italiana, ma commettevano un vero e proprio reato. E di loro non ho tempo di sentir pietà o di attendere un miracolo perchè si correggano commentava Luzzatti, aggiungendo: Qui non si tratta di quegli obblighi che appartengono al dominio volontario delle virtù, ma al campo vigilato del diritto.825 Era, questa, la più chiara risposta alle accuse di soffocamento dell'iniziativa privata lanciate dai liberisti. Secondo Luzzatti, la borghesia stessa era chiamata a farsi promotrice delle riforme necessarie, se voleva evitare quelle irragionevoli, superflue o intempestive .83> Bisogna, tuttavia, sottolineare che Luzzatti non può essere confuso con i fautori dello statalismo integrale. C'era in lui, piuttosto, la consapevolezza che i mutamenti profondi dell'equilibrio economico e sociale provocati dall'affermazione e dal dispiegarsi del capitalismo, prima o poi avrebbero reso inevitabile anche l'intervento dello Stato.
A Luigi Luzzatti rispondeva Alessandro Rossi.84) Nell'opuscolo Perchè
basata sulle idee di collaborazione fra le classi e sull'assunzione di responsabilità riformatrici da parte della borghesia italiana. Si occupò dell'istruzione professionale, del risparmio, della tutela dell'emigrazione, del credito agrario, di leggi sociali quali quelle sulle Case di maternità, sugli infortuni, sulle Casse di risparmio. Salita nel 1876 la Sinistra al potere, Luzzatti, memore della precedente collaborazione con Minghetti e Sella, si schierò all'opposizione, ma senza preconcetti, tanto da essere relatore di molti disegni di legge. Secondo Luzzatti, la cooperazione tra capitale e lavoro costituiva l'unica soluzione valida del conflitto sociale originato dallo sviluppo capitalistico. Il solidarismo cooperativistico guidato da un'illuminata borghesia 'laica avrebbe dovuto ricomporre quella presunta unità del mondo del lavoro spezzata dal diffondersi del modo capitalistico di produzione, rifiutando di accettarne la contrapposizione tra capitale e lavoro . Cfr. G. MONTELEONE, op. cit., p. 249; G, ARE, Alle origini dell'Italia industriale, Napoli, 1974, pp. 257-257; A. BASEVI, Luigi Luzzatti cooperatore, Roma, 1952; F. CATALANO, Luigi Luzzatti. La vita e l'opera, Milano, 1965.
9 L. LUZZATTI, Le leggi sulle fabbriche in Inghilterra. Tre lettere di Luigi Luzzatti ad Alessandro Rossi senatore del Regno, Padova, 1877.
8 Ivi, p. 11.
82) Ibidem.
83) Ivi, p. 13.
84) Deputato nelle legislature IX e X, senatore dal 1870, padrone del grande lanificio di Schio che portava il suo nome, sostenitore di Crispi, Alessandro Rossi fu un personaggio eccezionale nella storia dell'imprenditoria del nostro paese. Resosi conto che, per vincere la concorrenza straniera, era necessario non solo concentrare l'industria,