Rassegna storica del Risorgimento

LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
anno <1990>   pagina <33>
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La legge sul lavoro dei fanciulli
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samentó del limite minimo di età a 9 anni, ricordando che, durante la prima riunione degli igienisti italiani tenutasi nel 1881, la maggioranza degli enti morali e degli esperti si era dichiarata favorevole ai 10 anni. Rammentò, inoltre, come nessuna legislazione europea stabilisse per l'am­missione al lavoro nelle fabbriche un limite così basso . Disse, quindi, di ritornare al progetto ministeriale originario e di considerare alla stregua di lavori pericolosi ed insalubri anche il lavoro notturno ed il lavoro sotterraneo. Sostenne, ancora, che le macchinose procedure burocratiche introdotte dall'Ufficio Centrale rendevano assai complicato colpire i con­travventori alla legge, mentre nel progetto di Berti si puniva con mag­giore prontezza, con maggiore sicurezza e con maggior giustizia ed era una buona cosa, perché chi aveva il profitto così anche doveva avere la responsabilità.137)
Di segno completamente diverso l'intervento di Alessandro Rossi, che riprendeva molti degli argomenti già sviluppati nel suo opuscolo Perchè una legge? Il senatore di Schio definiva il lavoro dei bambini una fortuna contro il vagabondaggio,138 notava che i fanciulli impiegati nelle cave vanno e vengono all'aria aperta e, citando alcuni passi di una con­ferenza tenuta da Lombroso in quello stesso anno, affermava che il lavoro delle miniere preserva dalla tisi e da certe malattie preservano pure le lavorazioni del rame, del cuoio, ecc., ecc. .139) Le statistiche, d'altronde, non provavano né la necessità, né l'opportunità di una grande leggeJAaì Infatti gli inabili al servizio di leva erano più numerosi nelle province agricole come Sondrio, Reggio Calabria e Capitanata (con una media del 35,20), piuttosto che in province industrializzate quali Torino, Milano, Vicenza (con una media del 21,86). La legge non costituiva, inoltre, l'espressione del suffragio universale e, riprendendo i risultati del­l'Inchiesta Cairoli del 1879, Rossi rilevava che perfino società operaie di centri importanti (Firenze, Catania, Ancona, Padova, Biella, Avellino, Acqui, Campobasso, Siena, Adria, Sampierdarena) si dichiaravano contrarie o
e poi senatore, il mantovano Tulio Massarani (1829-1905) fu un personaggio estroverso, buon intenditore d'arte ed egli stesso pittore, allievo d'Induno. Collaborò a II Crepuscolo e al Vesta Verde dì Cesare Correnti. Per primo fece conoscere in Italia, attraverso una serie di traduzioni, il poeta romantico tedesco Heine. Educatosi alla scuola di Carlo Cattaneo, Carlo Tenca, Cesare Correnti, fu l'ultimo esponente di quella generazione e, nell'ambito di un'intensa attività di acuto poligrafo, le sue cose migliori sono considerate proprio le monografie in cui illustrò le opere e i tempi dei vecchi compagni di tante battaglie. Politicamente si era schierato con la Destra.
135) A. P., Senato, sess. 1882-1886, Discussioni, cit., p. 4445.
136) Ivi, p. 4447.
137) Ivi, p. 4448.
138) Ivi, p. 4458.
139) Ivi, p. 4454.
1*9 Ivi, p. 4451.