Rassegna storica del Risorgimento

LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
anno <1990>   pagina <40>
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40 Filippo Ronchi .
ingiusto argomentare che di lì ad alcuni anni si sarebbe dovuta varare una legge ben più severa; al contrario da coercizione dello Stato, a partire dal giorno in cui le previsioni del ministro si fossero avverate, si sarebbe rivelata mutile. Grimaldi concludeva ricordando che l'Italia non era in ogni caso un paese arretrato in questo campo, perché la Turchia e la Grecia non avevano una legislazione sul lavoro dei fanciulli.
Di ben altro tenore le considerazioni della Commissione incaricata di esaminare la legge. Ne facevano parte eminenti personalità dell'orienta­mento riformistico umanitario proprio di alcuni settori della Destra, quali Sidney Sonnino e Leopoldo Franchetti.176) Relatore, poi, era Luigi Luzzatti, da sempre in prima fila nella lotta per l'adozione di provvedimenti a tutela dell'infanzia. Così la Commissione si scagliava contro l'immane avidità dei padroni spietati o di più spietati genitori .177> Esprimeva, inoltre, critiche al limite di età stabilita dal Senato. Quanto alia giustificazione fornita, cioè di non lasciare oziosi i bambini tra i 9 ed i 10 anni, una simile osservazione confermava soltanto, secondo la Commissione, l'in­sufficienza e la mala prova della legge sull'istruzione obbligatoria, in grazia dalla quale l'Italia può vantarsi d'avere qual triste primato la scuola elementare più meschina, più magra e più infeconda di ogni altra nazione civile.178) Non meno risoluta la critica al fatto che tra il nono e il dodicesimo anno di età si permettessero 8 ore di lavoro giornaliere, mentre in America e in Inghilterra si sostiene da molte associazioni di lavoranti che debba ridursi a 8 ore la giornata degli operai adulti e vigorosi .179> Tuttavia, anche all'interno della Commissione della Camera, agli slanci verbali fecero da contrappeso i consigli a procedere gradata­mente e non a sbalzi e furia.180) Luzzatti e gli altri componenti della Commissione accettarono, di fatto, la limitatezza dei provvedimenti, essendo consapevoli del pericolo di un passaggio troppo brusco da una quasi-anarchia economica ad un ordinamento rigido e severo. Il gradualismo, del resto, non era in contrasto col moderatismo riformistico luzzattiano, attento a rispettare gli equilibri economici e sociali. Perciò si portava ad esempio la situazione dell'industria della seta, la più importante in
176) Su Sonnino conservatore e riformista, di mi riformismo strumentale , teso cioè a togliere argomenti concreti all'agitazione socialista, e sul ruolo svolto dalla rivista da lui fondata insieme a Franchetti per la conoscenza dei problemi economici e sociali del paese, la Rassegna settimanale (1878-1882), dir., per un inquadramento generale, Storia d'Italia, Torino, 1976, voi. IV, tomo III. Dall'Unità a oggi, a cura di E. RAGIONIERI, pp. 1810-1811; R. ROMANELLI, L'Italia liberale (186U190Q), Bologna, 1979, pp. 151-152, 225-226, 294, e A. CAPONE, op. cit., pp. 408415.
177) A. P., Camera, sess. 1882-1886, Documenti, doc. n. 395-A (Relazione della Commissione composta dai deputati Del Zio, presidente, Levi, segretario, Sonnino Sidney, Di San Donato, Pullè, Franchetti, Panizza, Buttini, Luzzatti, relatore, sul Disegno di legge presentato alla Camera dal Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio (Gri­maldi) il 18 gennaio 1886. Disposizioni sul lavoro dei fanciulli), p. 3.
178) Ivi, p. 5.
179) ibidem.
m Ivi, p. 6.