Rassegna storica del Risorgimento

LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
anno <1990>   pagina <41>
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La legge sul lavoro dei fanciulli
Italia, che adoperava un gran numero di bambini. Essa era già in soffe­renza e quindi bisognava aver riguardo di non recarle disturbi troppo improvvisi e non necessari .181) La relazione si presentava, insomma, molto ambigua nonostante le roboanti premesse ed ancora una volta, nella sostanza, ad essere salvaguardati erano gli interessi dell'industria.
Il dibattito in aula, che si tenne l'8 febbraio 1886, vide la parteci­pazione, fra gli altri, dei deputati dell'Estrema Sinistra, ma con interventi abbastanza sbrigativi. Andrea Costa giudicò negativamente i provvedimenti, sostenendo che lo Stato avrebbe dovuto in via preliminare provvedere all'istruzione, all'educazione, alla tutela sociale dei fanciulli .182> Altrimenti, prevedeva il socialista romagnolo, la conseguenza immediata della legge sarebbe stata d'accrescere il numero, già tanto grande, di quei piccoli vagabondi che assediano le nostre piazze ed i nostri caffè .183) Costa, dun­que, dava involontariamente ragione alle affermazioni degli oppositori della legge che, come abbiamo visto, ne avevano sostenuto la dannosità per le famiglie operaie e per la moralità dei fanciulli abbandonati all'ozio. Era, infatti, molto improbabile che lo Stato si sobbarcasse l'onere non solo dell'istruzione, ma anche del mantenimento dei ragazzi disoccupati, come proponeva Costa. A suo parere, quindi, mancavano le condizioni econo­miche e legali per rendere possibile l'applicazione delle nuove norme. Però, annunciava, egli avrebbe votato a favore in primo luogo perché non voleva assolutamente che la legge tornasse al Senato; 184> in secondo luogo perché il principio cui, nonostante tutto, essa s'ispirava, cioè quello degl'intervento dello Stato in materia di rapporti tra capitale e lavoro, era giusto e fecondo di ottimi effetti avvenire ; infine perché la legge, allontanando dal lavoro un certo numero di bambini, avrebbe indirettamente contribuito a migliorare le condizioni salariali degli operai adulti. Quando si tratta davvero dell'interesse dell'umanità, e per far questo bisogna essere quello che si dice pratici, sappiamo essere pratici anche noi, teste calde ,185> concludeva velocemente Costa, non sottraendosi ad un certo sentimenta­lismo di maniera.
Sempre nell'ambito dell'Estrema, l'altro intervento di rilievo fu quello dell'operaista Antonio Mani.186) Pur dichiarando che avrebbe votato a favore,
WD ibidem.
tóZ) A. P., Camera, sess. 1882-1886, Discussioni, tornata 8 febbraio 1886, p. 16598.
m Ibidem.
1M) Lo spettro del Senato terrorizzava molti deputati della Sinistra; ad esempio Medoro Savini, già mazziniano e garibaldino, eletto nella circoscrizione di Torino, cominciò il suo intervento cosi: Io vorrei proporre alcuni miglioramenti ma non lo farò perché se noi ricacciassimo questa legge nella selva selvaggia del Senato chi sa quando mai potrebbe essere approvata. Ivi, p. 16604.
1*5) Ivi, p. 16599.
186) Fonditore di caratteri ed autodidatta, eletto al primo collegio di Milano nel 1882, Antonio Maffi era detestato da gran parte del liberali per il contegno sempre eccitato e per la parola acre e disdegnosa pronta sempre a lanciare nelle
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