Rassegna storica del Risorgimento
LAVORO DEI FANCIULLI LEGISLAZIONE 1886
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1990
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42 Filippo Ronchi .
egli affermò che la legge si sarebbe risolta in una solenne finzione sino a quando non fossero state approvate le altre disposizioni di legislazione sociale, come ad esempio la legge sugli infortuni del lavoro e specialmente la legge sugli scioperi. I provvedimenti in discussione, inoltre, tendevano a colpire gli effetti anziché eliminare le cause, perché i rapporti tra capitale e lavoro mantenevano i lavoratori in una posizione innanzi alla quale anche i pochi soldi guadagnati dai loro figli rappresentavano una provvidenza.187 Vari furono, in seguito, gli interventi critici dei deputati della Sinistra. Ercole Lualdi, industriale cotoniero e grande commerciante lombardo noto per la sua battaglia parlamentare a favore del protezionismo, disse che la legge era stata concepita col santo timor di Dio e che mal rispondeva al dovere di una Camera [...] la quale dovrebbe avere il coraggio di affrontare risolutamente queste questioni .188> Alla fine, tuttavia, non si andò più in là di un paio di timidi tentativi di modifica. Il primo venne compiuto dai deputati Antonio Cardarelli (appartenente al Centro-destra, uno dei più illustri medici italiani dell'epoca, professore di patologia speciale presso l'Università di Napoli), Pier Desiderio Pasolini (faceva parte della Destra ed era figlio dell'ex-ministro Giuseppe) e Riccardo Pavesi (giovane esponente della Sinistra), che proposero di attenuare alcune norme restrittive per via indiretta, agendo cioè sulle disposizioni dei regolamenti specifici (ad esempio quello sul lavoro notturno). Ovviamente la loro iniziativa non ebbe seguito. L'onorevole Trompeo, del Centro-sinistro, presentò e subito ritirò un emendamento all'art. 3, che prevedeva l'inserimento di un giorno di riposo settimanale per i bambini tra i 9 ed i 12 anni. 'Sicché, paradossalmente, l'unica vera battaglia per tentare di migliorare in qualche misura la legge la condusse, isolato, il filantropo Massarani al Senato. La Camera si Hmitò ad approvare tre ordini del giorno in cui si invitava il governo a presentare un disegno di legge che regolasse anche il lavoro delle donne, una relazione annuale sull'andamento della legge e riforme legislative per coordinare i provvedimenti intorno al lavoro dei fanciulli con quelli necessari per le discipline educative .189> Ma oltre queste generiche richieste
sedute più burrascose della Camera . Ma ciò, ritenevano i liberali, non per temperamento o indole , bensì semplicemente per mantenersi ingraziate le teste calde del suo collegio . Cfr, T. SARTI, // Parlamento subalpino e nazionale, Terni, 1890, p. 598.
187) A. P., Camera, sess. 1882-1886, Discussioni, cit., p. 16599.
188) Ivi, p. 16604.
189) Ivi, p. 16647. La legislazione dell'annata 1886 fu senz'altro dominata dalle norme relative alla protezione dei fanciulli. Un apposito regolamento unito alla legge spiegava le modalità necessarie per le dichiarazioni che i proprietari e i gestori delle fabbriche dovevano compiere ovunque fossero impiegati minorenni. Questi ultimi avrebbero dovuto essere sempre muniti di un libretto di lavoro fornito dal sindaco. Veniva anche definita la norma sanitaria per cui il medico era tenuto a rilasciare, dopo accurata visita, un certificato di altitudine al lavoro. Al regolamento erano allegate tabelle elencanti le industrie e i lavori insalubri e pericolosi, che non potevano in alcun caso essere eseguiti da giovani inferiori a 15 anni. Si indicavano, poi, altre particolari operazioni nelle quali era permessa l'applicazione di bambini e ragazzi con precise