Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1990
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Emilia Morelli
Enrico Stagi (1903-1907), Palmiro Tamberi (1906-1912). Da Massa Marittima Ciro Martini (1906-1924), Emilio Stefanelli (1908-1910), Ugo Valgattarri (1909-1912). Da Altopascio e poi dal Brasile Ugo Salabrino (1910-1923).
L'elenco è veramente lungo e noioso, ma rappresenta i nomi dei corrispondenti più assidui; troppi altri, come dicevo, sono stati schedati! E non ho finito.
In Campania risiede uno dei maggiori organizzatori, Felice De Cicco, che scrive dal 1903 al 1921 da Pomigliano d'Arco. Da ricordare da Napoli Raffaele Di Lauro (1925-1927), Corrado Mastrocinque (1915-1922), Roberto Mirabelli (1916-1923) che resterà in contatto con Alina fino al 1930 per articoli e conferenze, Rodolfo Rispoli (1899-1924), Vincenzo Antiero (1904-1925).
Tra gli irredenti ricordiamo da Trieste Angelo Scocchi (1911-1921), Antonio Sterle (1912-1914), Renato Tagliaferri (1912-1913); da Fiume Virgilio Quagliarmi (1908) e, da Roma, Emilio Venezian (1912-1920). Del Trentino si conservano solo lettere di Ettore Tolomei dal 1914 al 1927.
Ora ricordiamo chi scrive quasi isolatamente dal suo luogo di residenza. Carlo Battiloro da Orvieto (1909-1914); Pietro Giuseppe Casali (1900-1913) da due paesi del Lazio, Monteflavio e Amaseno; Gustavo Di Pompeo (1922-1924) e Terenzio Grandi (1905-1912) da Torino; Felice Frigeri da Tempio Pausania (1907-1925) che non abbandonerà Alina; Ruggero Marchei da Igle-sias (1903-1925); Riccardo Rizzi da Venezia-Treviso (1900-1912) che collabora a La Terza Italia; Ernesto Spandonaro da Alessandria (1907-1909); Armando Tosti Cardarelli (1908-1927) da Todi e da Lanciano. Amici intimi degli Albani sono Leopoldo e Maria Viglione di Vercelli (1909-1922). Altro amico Giovanni Fusi che ha un deposito di orologi a Genova, ma che scrive da tutta Italia (1904-1926).
Ho lasciato per ultima la Sicilia, dove risiede, a Scicli, il maggior sostenitore, morale e finanziario, del Partito Mazziniano, Francesco Mor-mina Penna. Dal 1890 alla morte, nel 1925, è sempre vigile ed è, soprattutto, il più fiero oppositore di un accostamento al fascismo. Albani teneva spesso copia delle sue risposte; si può forse parlare, quindi, di carteggio. Accanto a Francesco è impegnata tutta la famiglia e gli amici come Girolamo Cartia e Rosario Caruso. A Palermo vi è un centro di azione con Pietro Cannata (1920-1921), Gaetano Cipolla (1911-1916), Giuseppe Fiorentino (1903-1907) e, soprattutto, con Antonio Riina (1900-1925); da Vittoria scrive Rocco Emma (1904-1923); da Siracusa Gaetano Navarra Crimi (1911-1927). Entrambi sono legati anche ad Alina.
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Naturalmente accanto e incrociate con la corrispondenza, le carte delle varie tappe percorse dal Partito Mazziniano, tra polemiche, dissensi, applausi, a cominciare dai manifesti pubblici, dalle informative interne e dalle carte amministrative, che ci danno la misura ed è documentazione non facile a reperirsi dei fondi a disposizione e della loro provenienza.
Poiché si tratta di un Partito, i congressi sono determinanti. Per il nostro le tappe sono 1901, 1903, 1906, 1908, 1912, 1919. Da segnalare la riunione privata di Genova nel 1905 che rinvia il Congresso e il referendum