Rassegna storica del Risorgimento

CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
anno <1990>   pagina <60>
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Emilia Morelli
non bastano, soprattutto dopo la morte di Francesco Mormina Penna (1925) il quale contribuiva con 5.000 lire all'anno. L'Università, anche per la nuova situazione politica, si dissolve, senza mai morire ufficialmente.
Accanto alle carte, diremo così, politico-organizzative, quelle private, che sottolineano le difficoltà economiche dei due Albani. Quante cambiali, quanti ricorsi alla Cassa di previdenza dei giornalisti! Ma anche quanto affetto tra tutti i membri di una famiglia che è assai numerosa da parte di Alina.
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In appendice alle carte Albani, sono state consegnate anche quelle di Ermenegildo Tondi e di sua moglie Innocenza Ansuini, patrioti viterbesi poi emigrati. Viterbo ed Orvieto sono il centro della loro attività.
A parte il manoscritto delle Memorie di Ermenegildo (voi. 1033), non mi pare che queste carte aggiungano molto di nuovo alla conoscenza dei fatti. Tra l'altro le più interessanti sono state esposte a Viterbo nel 1911. Molte sono le copie che Tondi si fece fare sul finire della vita per cercare fondi o impieghi; la sua situazione finanziaria era diventata precaria, an­che per la perdita del patrimonio della moglie. Da segnalare le lettere di Innocenza a Ermenegildo nell'ottobre-dicembre 1860 da Viterbo, alcuni manifesti, lettere di Mattia Montecchi e Luigi Masi e parte della corri­spondenza di Michele Farrojoli.
Innocenza era poetessa e, quindi, ci ha lasciato, in originale o in copia molti versi, alcuni dei quali pubblicati dalla figlia.
Sembrerebbe impossibile, ma le carte Tondi possono interessare gli enigmisti! Questi troveranno più di mille sciarade create e ordinate da Ermenegildo.
EMILIA MORELLI