Rassegna storica del Risorgimento

1821 ; CARLO ALBERTO RE DI SARDEGNA
anno <1921>   pagina <288>
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ADOLFO COLOMBO
dèi termini, osserva giustamente il Fiorini, si può dire che egli uon ci dica la verità, perchè autore dei libro è il De Maiatre il quale
il doit fair* un Htm iiifel: vous me ditos qu'il a pourtant trouvó dee detrae teurs, rien de plus naturol : qui se seni piqué so frotte. L'auteux no s'est po-v int nommé, il montre trop d'esprit pour l'aire une telle aottJL8 On vona a a suppose quo o'est raoì qui lo suis : o'est unf ealomnie de plus, jc vous < donne ma parole d'honneur qu'il n'en est rieri, et vous ponrriez parler à , coup sùr. iti Éettera ài Carlo Alberto al Barbania, 20 Marzo 1822 in Luzio :!.;, etfc., p. 123. Però fin dal 18 Marzio in una lettera al Barbania alludeva ad un'opera dio di lui parlava con lodo e elio può ossero benissimo U jon. -pio Réeit Poiché della lettera fu pubblicato solo un brano, nel testo fèa cose, dal BiASoiri iini *MòtìM e lettere del Me Cario Alberto in OtwiosUà fp- , otràhedi storia svùépìm'A Iti ,Tffl. p. 710 (V. pure Fioann, op. oit. p. 107) dò il il testo; integrale di essa, nella traduzione Odorici: (Archivio Cibrario}.
Mio carissimo Barbania, ini si rimettono in questo istante le vostre due ietterò del 25 e 26 ohe mi nanne recato il maggior piacere; perciocché i sen- .(amenti che voi mi esprìmete, si aprirono irettamen1i6 la via al mio cuore, u e voi sapete quanto li apprezzo : inlatti sto sempre aspettando le vostre let t fcere colla più viva impazienza. Il vostro nome non è a pronunziarsi sì dif-. ficile quanto il credete, e Vittorio lo ha ripetuto or ora tanto bene quanto q il potrei fare io stesso : e sono persuaso che vi amerà assai allorché vi po- fera, conoscere.
Voi mi parlate dei vostri nipoti, mio caro Barbania ; siate persuaso ohe . l'affetto che io vi porto è tale, che non posso a meno di portare molto in te*-l resse a questi giovani, e che mai non sarò pago verso di loro per tutta la
gratitudine che io provo, e mi compiaccio di dovere al loro zio, particolare
t mente al figlio del vostro fratello. Se ve lo rammentate, giè da lungo tempo ~ M ve l'ho fatto osservare. Ho fatto a Còsta la 'vostra- eo-mmissiene,. il' eonte di > Bobiiapt non è ancora giunto : l'aspetto COÌÉ <beu viva impazienza : non si v tosto mi avrà consegnato la scatola, mi farò premura dì serivervéloi.,
Sono soddisfattissimo delle notizie ohe mi date di un'opera venuta ora in luce che parla di me con lode : mi farete grandissimo piacere mandan- do mola quando il potrete. Voi vedete che ho pur ragione dicendo ohe Dio a non abbandona coloro che lo servono, e che confidano.1 interamente in lui uniloimaudo alla sua tutte1 le loro volontà.
Non abbiamo qui nulla assolutamente di nuovo, se Éoffi fosse clie 1? ul­ti timo canonico Barrerà è sul plinto eli morire :; :c mi affligge* veramente. I
due piccoli cani ohe furono spediti assieme coi montoniy non erano per
" me : essi appartenevano a Sommariva, a cui vi pregherei di volerli far eonse-
gnare, facendogli t miei sinceri compimenti. Vi pregherei di incaricare al-
" ftU11 di far 1 catalogo delle incisioni che ho nel mio Gabinetto e di man- dannole...
Firenzo, 18 Marzo 1822.