Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1990
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Libri e periodici
nate anche alcune cartine geografiche e tre appendici, l'ultima delle quali, assai utile, è dedicata a brevissime note biografiche dei protagonisti delle vicende di quegli anni.
PIERO CROCIANI
GIUSEPPE BRIACCA, Pietro De Rossi di Santa Rosa, Giuseppe Siccardi, Camillo Benso di Cavour cattolici riformatori tra regalismo e liberalismo; Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1988, in 8, pp. 652. L. 65.000.
Il decennio di preparazione , quanti avvenimenti, mutazioni ribollono sotto questa etichetta nel regno subalpino, non ultimo lo sforzo per una laicizzazione dello Stato attraverso una decisa riduzione del potere ecclesiastico nella struttura civile. Pensando a questo scontro viene spontaneo riferirsi alla classica e ancora valida storia dello Jemolo (anche se quel volume riguarda lo Stato unitario, e considerando che nel frattempo sono stati firmati ben due Concordati a rimpiazzare quello allora òn vigore con S.M. Sarda). È un problema di rapporti, questo, fra le due potestà che insistono su uno stesso soggetto: il cittadino che è anche fedele. Problemi non facili, non risolvibili con l'icastica formula cavouriana Libera Chiesa in Libero Stato , perché da un lato c'è la paura dello Stato che la Chiesa libera sia troppo potente e dall'altro quella della Chiesa a rinunciare alle tranquillizzanti strutture che lo Stato confessionale ha approntato nei secoli ed affidarsi al gregge dei fedeli, con spirito profetico. Quindi si ricorre da un lato alle armi spirituali, interdetti, anatemi, sospensioni a divinis, rifiuto dei sacramenti, dall'altra alle strutture dello Stato regalista e giuseppino, come nel caso del ricorso come d'abuso operato contro l'arcivescovo di Torino mons. Fransoni, colpevole di aver fatto negare i sacramenti al conte Pietro di Santa Rosa reo di partecipazione ministeriale alle leggi siccardiane.
E adesso entriamo in medias resi Giuseppe Briacca ha dedicato lunghi anni di studio e di ricerca a comporre questa poderosa opera che ha come filo conduttore l'attività dei politici del titolo, tutti impegnati nella edificazione di un nuovo Stato ma sinceramente convinti di preservare la vera missione della Chiesa confinandola nello spirituale. Nei limiti cronologici delle morti di tre amici, cattolici riformatori, Pietro de Rossi di Santa Rosa, Giuseppe Siccardi, Camillo Benso di Cavour, dal 1850 al 1861 è sembrato suggestivo di riflessioni storico-religiose ricostruire i tentativi di una feconda collaborazione tra l'autorità temporale e quella spirituale nel regno subalpino nell'ambito della riforma della legislazione ecclesiastica (p, 12).
Nel corso di questo decennio un tentativo di introdurre il matrimonio civile, la soppressione di alcune congregazioni religiose, l'istituzione di una cassa ecclesiastica per i supplenti di congrua, l'abolizione delle immunità ecclesiastiche, per non parlare delle annessioni di Provincie dello Stato Pontificio e la ribadita volontà di porre in Roma la capitale del Regno d'Italia scavarono un solco fra il Vaticano e Torino, con profonde ripercussioni nell'ambito stesso delle famiglie di quei politici che erano più impegnati in quest'opera.
Le grandi linee di questa battaglia sono note: merito del Briacca è di aver analizzato le varie fasi dello scontro e le armi adoperate, teologia e diritto soprattutto, campi nei quali si muove con padronanza e disinvoltura.
In epilogo Briacca sintetizza i risultati della questione complessa ed intricata per la proclamata difesa dei principi . Né lo Stato, né Pio 'IX, né Fransoni ritrattarono. Unico a risentirne fu il gregge della diocesi lasciato per un decennio senza pastore.
FLORIANO BOCCINI
BRUNO FICCAOENTI, Lettere e pome per una rivoluzione, Ascoli Piceno, Istituto per la Storia del Risorgimento, Comitato di Ascoli Piceno, 1988, in 8" pp. 171. S.p.
Un amore tradito; dall'animo della donna travalica un sentimento cosi forte di odio e di vendetta che non conosce ostacoli.
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