Rassegna storica del Risorgimento
CRISPI FRANCESCO CARTE; MANCINI PASQUALE STANSLAO CARTE; MUSEO
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1990
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Libri e periodici
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quasi altrettanti i Borghese e Aldobrandini insieme; nel 1882 la popolazione stabile (circa ottomila persone prima del 1875) era pressocché dimezzata e circa sedicimila lavoratori stagionali operavano in quell'anno nei campi, nei boschi e nelle valli. Le condizioni di vita erano semplicemente disastrose. Una statìstica che lo Spina cita nelle prime pagine della sua opera, suddivide le abitazioni del 1882 in 614 casali, 345 capanne, 45 cascine e 49 grotte. L'analfabetismo era diffuso, come è ben noto; solo nel 1866 il duca Pio Grazioli aveva istituito a Castel Porziano una condotta medica provvista altresì di farmachi di prima necessità che saranno a carico dell'infermo; più tardi le stazioni sanitarie, alle quali collaboravano anche i curati, non riuscirono a far fronte a tutte le necessità, quanto meno con un tempestivo soccorso.
La colonizzazione era naturalmente ostacolata dalla malaria che decimava uomini ed animali; le prime emigrazioni di contadini marchigiani fallirono per questa causa, mentre le razze vaccine importate dalla Svizzera e dall'Olanda in quell'ambiente si estinguevano.
Con dovizia di documenti, in gran parte inediti e sconosciuti, lo Spina ricostruisce da un lato la situazione di estrema gravità e dall'altro approfondisce aspetti meno noti di un vasto movimento inteso a lenire, con pochi mezzi, ma con grande generosità quella miseria materiale e morale. L'esempio della Confraternita dell'Orazione e Morte, di cui si conserva la documentazione nell'Archivio del Vicariato è di notevole interesse.
Dopo aver studiato l'organizzazione fondiaria delle grandi tenute sia della aristocrazia romana che della Chiesa (con particolare riferimento a Campomorto del Capitolo di San Pietro ed a Maccarese dei principi Rospigliosi), l'Autore esamina la questione dell'incameramento e del frazionamento dell'asse ecclesiastico nell'Agro romano, che, nonostante le intenzioni del legislatore, si risolse come altrove in acquisti di lotti nuovamente aggregati in un corpo solo da abili speculatori. L'intervento della Società agricola delle Tre Fontane, costituita dai Trappisti, che la ebbero in enfiteusi dopo che, a causa della malaria, l'asta della tenuta era andata deserta, diede inizio ad un'opera di bonifica alla quale posero mano anche i detenuti della vicina Colonia Penale di Ponte Buttero (trecento d'inverno e trenta d'estate, i primi poi notevolmente diminuiti). In quali condizioni lavorassero quegli infelici, la cui opera trasformò l'intero paesaggio, tra il 1871 ed il 1895, è detto dallo Spina, con citazioni di prima mano, tratte anche dagli stessi regolamenti che trasferivano all'aperto le norme severissime dei penitenziari.
Rigorosamente storico, il libro illustra, con il solito metodo usato dall'autore, la situazione della diocesi di Albano dal 1860 agli inizi del Novecento, giacché, come scrive lo Spina nella sua breve premessa al volume queste pagine sono state scritte con l'intento di dare un contributo alla conoscenza dell'Agro Romano in cui visse santa Maria Goretti , Sempre con precise referenze archivistiche, tratte da fondi poco o nulla investigati in passato, l'Autore illustra istituzioni ed iniziative della diocesi di Albano, che nonostante le obiettive difficoltà poterono operare in campo morale e sociale, per concludere con una indagine particolareggiata sulle Ferriere di Conca e su santa Maria Goretti. Notizie di carattere economico e demografico, in particolare sulla organizzazione del lavoro, si inseriscono nella storia di quei luoghi tracciata da un vero specialista ed acuto ricercatore. Ed è appunto indugiando sulla figura della martire che lo Spina fa parlare i protagonisti oscuri che si avvicendarono nell'Agro: oscuri e dimenticati salariati, monelli e monelle, braccianti largamente sfruttati, ma anche pieni di una grande dignità, si da sfociare nell'eroismo . Le appendici contengono dati relativi alle Ferriere dal Seicento in poi, alle rilevazioni delle Visite pastorali di Nettuno, Conca ed Anzio (1885) nonché gli elenchi, pazientemente elaborati delle cappelle rurali tanto della diocesi di Roma, quanto di quella di Albano, ed infine un testo di canti popolari fioriti ancora nel 1902 sulla tomba della Goretti.
GIAN LUDOVICO MASETTI ZANNIMI
ANDREA KOZLOVIC, // Risorgimento in provincia di Vicenza dalla Val d'Astico al basso vicentino in sette itinerari; Vicenza, istituto per la Storia del Risorgimento Italiano -Comitato di Vicenza, 1987, in 8, pp. 204 con ili. e disegni. S.p.