Rassegna storica del Risorgimento
LAFFOND JEAN-BAPTISTE
anno
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1990
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pagina
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151
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Jean-Baptiste Laffond ]5l
La giornata di Laffond non finì qui e (sempre in compagnia di questo presunto amico che invece altri non era che un Fiduciario di polizia, ossia una spia), si incontrò con due sottoufficiali dell'esercito, il sergente maggiore dei Cacciatori a cavallo Lami e il sergente dello stesso corpo Pappadopulo.12) Prima di tornarsene a Livorno, Laffond aveva chiesto al fiduciario di procurargli dei contatti in Pisa e condurgli a Livorno non più tardi dell'entrante Decembre wM poiché attendeva notizie importanti provenienti da Parigi via Marsiglia.14) Congedandosi, avrebbe chiesto se in Pisa vi era da trovare una quarantina di giovani fermi e coraggiosi... .,5) La risposta della spia fu affermativa, onde poter continuare le indagini.16)
Questa descrizione così particolareggiata della giornata pisana di Laffond fornisce, al di là dei singoli fatti, un quadro molto interessante che permette di fissare alcuni punti di riferimento precisi sull'attività del giovane segretario del Consolato francese.
1. Laffond era già entrato nelle strutture della seconda Giovine Italia: lo si deduce dalle notizie e dal materiale che egli aspetta da Parigi, ossia dalla Congrega centrale di Francia, coordinata, come è noto, dal Lamberti. Quindi la sua è una funzione di tramite fra l'organizzazione centrale e quella (periferica, certamente favorita dalla sua appartenenza al corpo diplomatico transalpino. Ne troviamo eloquente conferma nel Protocollo della Giovine Italia e ancor di più nell'epistolario di Laffond.
2. Molto chiare sono anche le linee direttrici dell'azione politico-propagandistica di Laffond: si rivolge al nucleo studentesco ed a quella ufficialità militare storicamente punto di riferimento per le attività settarie dalla Restaurazione in poi.
3. Attraverso di fiduciario, Laffond tenta di organizzare quantitativamente oltre che qualitativamente un nucleo compatto -di giovani in vista di prossime scadenze rivoluzionarie, messianicamente attese in quei primi anni Quaranta in tutta la penisola.
Si riafferma dunque di dato segnalato all'inizio: Jean-Baptiste è uomo d'azione. Si sposta, prende contatti, organizza. Poche le direttrici, sicuro l'obiettivo: la redenzione della Patria.
Per avere maggiori ragguagli sull'attività rivoluzionaria di Laffond (il Governatore di Pisa era molto preoccupato che un simile corrompitore potesse influenzare negativamente la già turbolenta scolaresca di Pisa), le autorità di polizia decidono di mandare a Livorno il fiduciario e un altro giovane per capire che cosa avesse di così importante da dire. H presunto
n) Ibidem. J3> Ibidem. M) Ibidem. B) Ibidem. M) Ibidem.