Rassegna storica del Risorgimento

LAFFOND JEAN-BAPTISTE
anno <1990>   pagina <154>
immagine non disponibile

154
Francesco Ghidetti
zione per la sua frenetica attività cospirativa. La prima lettera al Fabrizi di cui si ha testimonianza è del 3 gennaio 1840. Jean-Baptiste si rivolge al capo della Legione con frasi affettuose, di amicizia: Amico carissimo è l'esordio e poi mio buon Niccola . Riafferma sicuro la sua italianità (l'amore che porto alla mia patria) e accenna ad alcuni contrasti con tre persone con le quali nel passato eravamo amici che devono avermi pitturato a voi più schifoso d'un Carignano M Pare di intravedere, dunque, un aspro scontro tra i due gruppi della Legione24) che si protrae per tutto il 1840. Specialmente nell'ottobre, due inviati di Fabrizi, Cesare Giudici e Siro Antonio Franzini25) trovano la situazione molto precaria dal punto di vista organizzativo. Franzini è particolarmente entusiasta di Laffond, come traspare da una lettera in cui il giovane diplomatico è dipinto d'indole buona e d'opera caldissimo ,26> tanto da ritenerlo adatto al movimento delle circostanze .27> C'è da rilevare che la missione di Franzini dell'ottobre 1840 ha anche un risvolto operativo non indifferente. Presentatosi con un programma che prevedeva un'azione insurrezionale nel Meridione appog­giata da emigrati con esperienza militare sul modello della guerra per bande,28) Franzini non riuscì a convincere Angelini (a capo, come si è visto, assieme a Ruschi e a Rezzetti, del primo nucleo della Legione Itali­ca) mentre trovò Jean-Baptiste assai più attento alle sue proposte.29) Ma i contatta con Laffond provocarono la decisa reazione dell'Angelini: Il vo­stro amico scrive a Fabrizi il 12 ottobre del 1840 anzi i vostri amici sono stati ingannati dal Laffond, a cui voi li avete diretti, il quale per imprudenza ed inopportuna esaltazione rovinerà noi e la nostra causa. Se noi abbiamo avuto fiducia in voi, voi non l'avete avuta in noi, perché contro il nostro concertato avete continuato ad aver qua relazione con chi v'ave­vamo indicato come inadatto ?>
Fabrizi tentò di giustificarsi, ricorrendo anche alla mediazione di Jaco­po Pierotti, coordinatore della Legione Italica nel Lucchese, e rimproverò anche -Branzini, senza peraltro riuscire nel suo intento: il primo nu-
in MRR, b. 714, Ins. 67, e, 4, preceduto dall'intestazione Perciò che riguarda me stesso ecco alcune lettere o brani di lettera dailile quali si potrà conoscere la parte che ho avuta nelle cospirazioni Italiane, alle quali sono stato in tutte frammischiato .
2?) La lettera è in MRR, b. 516, ins. 39, e. 1.
24) DELLA PERUTA, Mazzini, cit., pp. 307-308 e note.
25) Cesare Giudici era un esule modenese; dopo aver militalo nelle fila dei liberali spagnoli, aveva combattuto in Algeria con la Legione straniera.
Ancora più affascinante la figura di Siro Antonio Franzini, studente pavese, com­battente per la liberta della Grecia contro i Turchi e anch'egli liberale in Spagna.
26) /,;/, p. 308 e nota.
27) Ibidem. 25 Ibidem. 2?) Ibidem,
so) IvL p. 309 e nota.