Rassegna storica del Risorgimento

1821 ; CARLO ALBERTO RE DI SARDEGNA
anno <1921>   pagina <302>
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stesso incaricato di reefige, come ho eseguito, siffatto ordine al si- gnor Luog.te VillaniB, per altro ho insinuato ed inculcato di recarsi ad accertarsene personalmente daua prefata S. A. trattandosi di un'affare- ci molta rilevanza e So clie il signor Villanis ha aderito <t alle mie insinuazioni e BÌ è effettivamente recato dallo stesso Prin- cipe, dal quale ebbe la conferma dell'ordine statole da me recato
ir a viva voce .
E Maurizio Des Geneys, luogotenente dei carabinieri, fratello dell'ucciso nella rivolta della cittadella, depose che te? sera del 10 marzo il fratello suo si era lamentato con lui perchè fossero man­dati nella cittadella il capitano Enrico che godeva sotto ogni rap­porto pessima reputazione e che era stato pure accusato di furto, é il capitano Gambini pessimo soggetto.
Quali smentite più decisive a Carlo Alberto e quali più elo­quenti conferme del Santarosa? Ma i processi torinesi non possono ohe gettare luci incidentelli su Carlo Alberto: sarebbe piuttosto im­portante poiter assodare se su tutta la condotta di Carlo Alberto fu fatta un'inchiesta particolare e se di essa, in conseguenza, furono conservati per la storia i documenti relativi. Carlo Felice volle sa­pere fino a qua! punto il principe si era compromesso (52) ma il Bevel era poco favorevole all'idea di un processo speciale contro di lui (53). Però i due memoriali del Méttermeli lascierebbero sup­porre che inchiesta vi fu. In quello del 6 dicembre 1821 (54) afferma che l'inchièsta sulla condotta di Carlo Alberto deve essere stata sfavorevolissima al principe che si trova, si dice, gravemente com­promesso dalle deposizioni di più ufficiali ribelli . In quello del 1822 (55)
(52) RINIERI, op. dt.. p, 73.
(53) M dialogo citato dal Parimi, (SMteitttòfts Otorino, Franco, 1859, voi. 2, p. 2*8-244) fra un personaggio che era noli grazie di Carlo Felice ed il Bevel il primo esprimeva l'intensione di Carlo Felice che si procedesse anche contro il principe, invece il Bevel sosteneva che se questa fosse stata veramente l'intenzione di Cado Felice non egli certamente l'avrebbe messa ad effetto, dappoiché ad un principe chiamato al trono si può troncare Il capo ma non si devo dare macchia d'infamia con un processo criminale.
(54) MBTTEIINKJH, Mmowns et docilmente, eoo. Paris, Plon, 1894, voi 3 p, 526.
(55) Fu pubblicato dal Gfinvuros, Uìetmre du dix-mowUme tiède tra-duit de 1* allemande, voi. 8, p. 261.