Rassegna storica del Risorgimento

1845 ; RIMINI ; ROMAGNA
anno <1921>   pagina <314>
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ADOLFO oóLOSriìo
la mia interpretazione. Oli abbozzi, è vero, hanno qua e là frasi meno esplicite, affermazioni meno recise che non nella redazione definitiva ma contengono pure espressioni più forti e più significative sulle quali non si può sorvolare. Alla ficase nota Charles Albert donna ce consentement si contrappone nel primo abbozzo la se­guente: Charles Albert consentit a tottt Ognuno vede che la se­conda dice assai più della prima perchè farebbe supporre che Carlo Alberto nessuna obbiezione abbia mosso, nessuna condizione abbia opposto. A tale frase dell'abbozzo segue subito la seguente, man­cante della redazione definitiva se reserva le ròle [de mediateur] (82) qu'il voulut et c-etait celui qui convenait a son rang corrispon­dente alia seguente scritta in margine: Il devoit ètre en quelque sort mediateur" entre les insurgès et le roi . Appoggiandosi a tale
le, sue argomentazioni sono, por me, poco convincenti. Limitandoci alle prin­cipali, non ed convince anzitutto la sua sorpresa nel riscontrare in abbozzi minore precisione di rioordi e nella parte su Carlo Alberto, cancellature, aggiunte. Questa è la caratteristica di tutte le minute, specialmente nei punti più delicati, il Santarosa buttò giù la materia nella prima minuta : poi nella revisione, preoccupandosi di dare veste più elegante e più sintetica, molti perìodi corresse e rifece : e sforzando la memoria su particolari meno certa, precisò poi meglio nella seconda redazione e in .quella definitiva. Che poi la parte relativa a Carlo Alberto sìa tempestata di cancellature e di aggiunte, sorprende meno ancora quando si pensi agli scrupoli del Santarosa prima di scrivere intorno a lui- JSTnlla di sorprendente vedo che nella prima stesura il Santarosa, alla distanza di quattro mesi dal fatto, non abbia subito ricor­dato so il colloquio fu tenuto nella biblioteca o nella sala del bigliardo. Bastò un piccolo sforzo di memoria perchè il dubbio fosse dissipato e il luogo fosse nella seconda redazione beno precisato. Nò ritengo impossibile che il Santarosa in quel momento solenne abbia più che alle circostanze di luogo pen­sato allo scopo del colloquio. Ma inammissibile è la conseguenza che il Luzio trae da questa momentanea amnesia del Santarosa. Secondo il Luzio. l'in­certezza del Santarosa rivelerebbe in lui tale allucinazione da far credere ohe uell'interpretare la condotta e le parole di Carlo Alberto si ispirasse più al suo desiderio ohe non alla reale attitudine "dell'interlooutore. Ma ammesso il consenso si debbono anche ammettere tutte le logiche conseguenze. La reale attitudine di Carlo Alberto in quel momento fu quella di un consen­ziente al progetto rivoluzionario dei cospiratori; nessun altra. Quando il San-fcaroBa scriveva il moto era fallito ed i fumi della presunta allucinazione erano passali Erano anche tutti allucinati quelli che indipendentemente dal San­tarosa affermarono la responsabilità e la colpevolezza di Carlo Alberto ? (82) Parole cancellate.