Rassegna storica del Risorgimento
1820 ; LUCCA ; MARIA LUISA DI BORBONE DUCHESA DI LUCCA E DI PAR
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1921
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4 M. Menghini
esemplari; e in breve tempo fu il dittatore della stampa ungherese. Tuttavia, il 30 giugno 184 uscì dal PesU-Mirlapt per. dissensi nati con la direzione di quel periodico,, e per più tempo non collaborò ad alcun altro giornale: tornò invece con maggiore ardore alla vita politica, fondando associazioni nazionali, a cominciare dal Vedegyki (6 ottobre 1844), che elesse a presidente Oasimiro Bathyanyi, e che ebbe specialmente di mira di ostacolare lo sviluppo industriale austriaco in Ungheria, e di promuovere fra i suoi compatrioti l'idea di servirsi unicamente dei prodotti nazionali. -Nelle elezioni del 17 ottobre 1847 fx a grande maggioranza eletto deputato di Pestìi. Pochi mesi appresso, scoppiò in quasi tutta Europa quella rivoluzione che si ripercosse anche a Vienna; ma per allora, contro il generale sollevamento, l'Ungheria rimase fedele al suo re. Era la calma che celava la tempesta; e fu visto subito dopo, quando (3 marzo 1848) il Kossuth chiese agli Stati la creazione di un Governo ungherese responsabile; e poiché la proposta da lui fatta fu approvata per acclamazione, il Kossuth ebbe incarico di partire per Vienna (15 marzo) insieme col conte Luigi Bathyanyi, per sottoporre quel voto all'approvazione dell'imperatore. La deputazione era composta di ottanta deputati e di trecento studenti, e fece un ingresso trionfale a Vienna, da due giorni in pieno assetto rivoluzionario. Il 16 la deputazione fu ricevuta dall'imperatore, al quale rimise un indirizzo della nazione ungherese. Fu concesso il ministero responsabile, che fu poi presieduto da Luigi Bathyanyi.
Fino allora, il Kossuth aveva chiesto riforme utili, senza criticare gli abusi governativi. S'allontanò da questa linea di condotta quando s'accorse della politica temporeggiatrice e fallace dell'Austria, ma non per il momento; e se pure, tornato a Pestìi, nella seduta del 31 marzo egli affermasse di aver tenuto per più ore in sue mani i destini della casa d'Absburgo, (1) continuò ad as-
(l) Lo riaffermò anche dopo, in un discorso ohe nell'ottobre del 1851 tenne a Winohester, imo dei tanti ai quali dovette sobbarcarsi dorante la sua prima breve dimora in Inghilterra. Quando giunse la nuova della rivoluziono francese egli disse, allorquando scoppiò la rivoluzione austriaca, lo confesso francamente, desiderai di non essere trascinato dagli elementi, ma di dominarli, e volli profittare di quell'occasione che Dio ne avea data, ma ohe l'Ungheria non avea fatta nascere! Una deputazione, della quale era membro, sotto la direzione dell'Arciduca Palatino, si recò a Vienna per chiedere ohe