Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA ROMANA 1798-1799
anno <1990>   pagina <449>
immagine non disponibile

Nascita della Repubblica Romana
449
deve considerarsi come indiretto quello che portò alla sostituzione di alcuni nomi compresi nell'organigramma della neonata Repubblica. Queste sostituzioni, infatti, data la assoluta ignoranza di Berthier nei riguardi della situazione interna di Roma e soprattutto delle persone che potevano fattivamente collaborare con il nuovo governo, è sicuramente opera solo di patrioti romani. Ma questi mutamenti non poterono avvenire nel giro di poche ore, e solo il 18 febbraio ebbero attuazione.
Frattanto, il 15 febbraio stesso, Berthier (e questo è un altro suo diretto intervento) aveva redatto due proclami che non rese pubblici e che costituirono, in seguito, la prima struttura dell'organizzazione repub­blicana romana centrale e periferica: ma di essi parleremo più avanti.
Concludendo invece su questo punto, si può dire che il primo governo repubblicano, quello cioè previsto nel testo manoscritto dell'Atto, rimase in funzione, come vedremo, dal 15 al 18 febbraio: dopo questa data, e fino al 22 febbraio rimase in carica, invece, il governo previsto nel testo a stampa dell'Atto.
Passiamo, ora, alla analisi dell'Atto del Popolo Sovrano che, di questo periodo, è certamente il documento più qualificante. Ci sembra, però, che date le divergenze tra la copia manoscritta e quella a stampa, un risultato più vicino alla verità storica potrà raggiungersi solo attraverso lo studio delle varianti e la interpretazione di esse.
Ed iniziamo dalla intestazione: questa, nel manoscritto, è Atto del Popolo Romano , mentre, nella copia a stampa, è Atto del Popolo Sovrano . Nel manoscritto cioè, l'Atto è diretto, anziché ad un soggetto astratto e generico, ad uno ben individuato e preciso: il popolo romano,42) che del resto è il vero soggetto dell'Atto, anche nella copia a stampa, dove la espressione popolo sovrano non è più ripetuta, dopo la intestazione. Nella copia a stampa si vuol privilegiare invece un'altra considerazione, e cioè far comprendere al popolo che egli aveva ottenuto ciò che gli spettava da sempre: la sovranità.
Più importanti sono però le differenze contenute nel testo del pream­bolo. Infatti nel manoscritto era detto: Il Popolo Romano, stanco... del mostruoso governo dei preti... . E più avanti: una segreta Maggia di superstiziose opinioni... lo cingeva.... Nella copia a stampa questa aggres­sività antireligiosa scompare e si stempera. Vi si dice infatti: Il Popolo Romano stanco... del mostruoso dispotismo e più avanti: una segreta magia di opinioni.
42) Questa intestazione richiama, anche, alla memoria quel particolare nazionalismo orgoglioso ed esasperato che si manifestò a Roma sempre, ed in specie nei momenti di pericolo. Esso traspare chiaramente da questi versi di anonimo, scrìtti poco dopo la morte di BassviUe. 11 testo è conservato in una miscellanea manoscritta che si trova nell'Archivio del Museo centrale del Risorgimento (voi. ras. 221);
Abbonda in noi forza, valore e ingegno
trema solo in udir: 'lo son Romano'.