Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ROMANI BRASILE 1837
anno
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1990
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pagina
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475
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L'EMIGRAZIONE COATTA IN BRASILE
DI CARCERATI POLITICI JH
PRESUNTI AFFILIATI ALLA GIOVINE ITALIA
1. Premessa.
La recente pubblicazione di un saggio del prof, Thales de Azevedo, noto antropologo brasiliano di Bahia studioso dei problemi dell'emigrazione europea nello Stato del Salvador, ripropone alla nostra attenzione, arricchendolo di nuovi documenti, un evento storico già trattato in due fondamentali ed autorevoli contributi .proposti su questa Rassegna da Alberto Maria Ghdsalberti nel 1940 e da Elio Lodolini nel 1978:1) quello della emigrazione coatta dagli Stati della Chiesa verso il Brasile manifestatasi nel 1837, che ebbe un esito infelice per la concomitanza di vari elementi sfavorevoli oltre che per una sua preparazione incerta ed ambigua, come vedremo appresso.2*
*) T. DE AZEVEDO, Italianos na Bahia e outros temas, Bahia, Ediz. della Secretoria Cultura, 1989, pp. 112. Interessa il nostro esame il primo saggio dal tìtolo Italianos na Bahia, pp 13-60, ed il capitolo dal tìtolo Participagao na Sabinada, urna revelacao, pp. 19-24, cui seguono (pp. 45-52) allegati e note puntualizzanti. A. M. GHIS ALBERTI, / reclusi di Civita Castellana nelle Memorie di Pacifico Gìulini, in Rassegna storica del Risorgimento, XXVIII (1940), VJI-VIII, pp. 707-755, IX-X, pp. 830-867; E. LODOLDH, L'esilio in Brasile dei detenuti politici romani (1837), ivi, LXV (1978), II, pp. 132-174.
2) Ancora prima del Ghisalberti, si era riferito brevemente al caso della emigrazione coatta nelle sue prime fasi, fino all'arrivo dei deportati a Bahia, F. A. GUALTERIO in Gli ultimi rivolgimenti italiani. Memorie storiche con documenti inediti (Firenze, Ed. Le Mounier, 1851, t. 4, pp. 619, 671, 597, 553) che pubblica, nel capitolo dal titolo // Cardinale Lambruschini (voi. I, p. I, pp. 154-159), una breve notizia sull'episodio soffermandosi sui seguenti punti fondamentali: a) che le prigioni pontifìcie erano riboccanti di detenuti politici; b) che una amnistia si vedeva impossibile per la natura del Pontefice, aliena dal perdonare stante il timore di novelli pericoli, e non per ferocia; e) che i prigioni, perché troppo numerosi, erangli [al Governo Pontificio] di imbarazzo e dispendio non piccolo; d) che ad essi era stata lasciata libertà di scelta fra il carcere e la partenza per il Brasile.
Il predetto nell'ultimo volume pubblicò, inoltre, i seguenti documenti: CLXX, pp. 354-355, Lettera del Lambruschini all'Arcivescovo di Bahia, che accompagna la spedizione de' detenuti politici nel Brasile (22 dicembre 1836); CLXXI, p. 356, Sommossa popolare contro i deportati per timore ci fosse fra loro Don Miguel del Portogallo; CLXXil, p. 357, Dichiarazione del foglio ufficiale di Bahia su questo proposito; CLXXI 11, pp. 357-358, Obbligazione fatta firmare in Roma ai deportati per il rimborso delle spese