Rassegna storica del Risorgimento
1820 ; LUCCA ; MARIA LUISA DI BORBONE DUCHESA DI LUCCA E DI PAR
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1921
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Luigi Kosmtli noi suo carteggio con Giuseppe Mazzini 11
sullo spirito dei suoi compatrioti, parlò loro del Governo che lo 6và delegato, e dichiarò che egli aveva avuto missione di raccogliere i fedeli croati intorno al trono minacciato . (1) Il Leger, che pure gli è per tanti rispetti benevolo, afferma in altro suo scritto che il Gaj s'era messo al servizio del Governo austriaco, (2) e aggiunse che a Vienna era riuscito a far eleggere il barone Giuseppe Jelacich bano di Croazia. (3) Comunque, proprio nei momenti in cui Vienna èra insorta, costringendo l'imperatore a lasciare Schoenbrunn e a ritirarsi ad Olmutz, quando Milano fugava il vecchio maresciallo croato, obbligandolo a rinchiudersi entro Verona, e l'Ungheria s'era liberata druna gran parte del giogo absburghese, eccitando la Boemia a seguire il suo esempio, quando, infine, la grande lotta per le nazionalità poteva essere non più un sogno per i popoli oppressi, la Croazia commetteva l'imperdonabile errore di andare, sia pure inconsciamente, in soccorso della pericolante monarchia, prestando ad essa quell'aiuto per cui poteva trarsi a salvamento.
Nonostante la nomina dello Jelacich fosse irregolare, dacché, come prescriveva l'art. Ili della Dieta dei 1847-1848, essa doveva essere controfirmata dal Ministero ungherese, tuttavia a Pestìi fu accettata, per evitare un conflitto con l'autorità impe-
(i) L. TEEKI, op. cit., p. 13.
(2) Op. eif;,.: p. 49... U Mazzini, che nei snoi artfc. del Lowe's Edtftburgh Mayashui aveva- avuto paróle di lode pel Gaj, nello Lettere Slave di dieci anni dopo scrìsse severamente di Ini: e dopo di avere accennato I1* imbecille credulità di Jelacich, accusò il letterato croato di essersi fatto agente della Russia o di non so quale altro elemento eterogeneo ad. moto nazionale , terminando col definirlo di possedere * ingegno, erudizione profonda o attività somma, temperata da prudenza, che poi degenerò in codardia , fi. MAZZINI, Scttié àM ed 'kteéiMi Roma per Gara della Commissione Editrice, MPCGCLXXXv"! -voi p p. 15. Noi 1847 egli aveva mostrato desiderio di méttersi in corrispondenza con lui, occupato com'era a .volgere la sua propaganda in difesa delle nnzmnnJ.ii;à. per-cuT veva fondata a Londra la People's IMemaUmial Leayue (ved. la ietterà ad B. Lelewol, in Scritti celiti ed inediti, odiz. nazionale, voi. XXXli, p. 197). Il (Jaj, dopo il trionfo della reazione, al quale aveva tanto contribuito, e pieno di delusioni per il contegno dell'Anstria, si ritirò in campagna e visse oscuramente fino: iti 1872, È noto olio lo .lelacich, dopo di avere spasimato alla Corte di Vienna, eoe gli conferì grandi onori, per una contesila austriaca, visse egli pure gli ultimi suoi anni in tristi delusioni, e mori in nn manicomio (1859).
(3) Lmmu op- cit., p. 80.