Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ROMANI BRASILE 1837
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1990
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Emigrazione coatta in Brasile 495
che a lui sono affidati corrisponda alle vedute di Sua Santità che aderendo alle sue premure ha inteso altresì di migliorare la loro sorte.
Card. Lambruschini
II Parzialmente edito in E. LODOLINI, Detenuti politici, cit, p. 134. Qui si trascrive dalla copia che si conserva in A.S.V., S.S., Esteri, armo 1847, rubrica 7, fase. 1, carte 207 r. e v., allegato B.
Di li a qualche giorno il card. Lambruschini avrebbe consegnato al Cialdi ima lettera, datata 15 ottobre 1836, destinata all'arcivescovo di Bahia in cui sono ripetuti i motivi per cui era stata autorizzata la traslazione dei detenuti politici e vi è detto, fra l'altro: // S. Padre, vedendo il nome di V. S. Ill.ma alla testa di tutti gli altri che si leggono nel novero degli Azionari della Società, non ha esitato un istante a credere che questi suoi sudditi, recandosi in Bahia, vi saranno accolti con Cristiana carità e che benediranno il momento in cui ivi troveranno una novella Patria di elezione, e quindi ha loro accordato la grazia richiesta da essi liberamente.
Detta lettera è pubblicata integralmente in F. A. GUALTERIO, Gli ultimi rivolgimenti, cit., t. IV, Documenti, pp. 354-355. Ne pubblica pochi righi E. LODOLINI, op. cit., p. 156.
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RELAZIONE DI ALESSANDRO CIALDI SULLA TRASLAZIONE AL BRASILE DEI DETENUTI POLITICI
Roma, 10 novembre 1837
La relazione di Alessandro Cialdi dal titolo: Relazione succinta della spedizione al Brasile partita il 9 febbraio 1837 sotto la direzione del Capitan Alessandro Cialdi ritratta dai documenti prodotti nella Suprema Segreteria di Stato, segue ad una lettera datata 10 novembre 1837, diretta allo Eminentissimo Principe Cardinale Luigi Lambruschini, Segretario di Stato di Gregorio XVI, con cui il Cialdi sollecita la sua nomina a Capitano effettivo nella Marina Pontificia, grado che sostituisse quello di Capitano onorario concessogli nell'imminenza della sua partenza per Bahia. Trattandosi di documento parecchio esteso, ne proponiamo alcune pagine riassumendo le altre in corsivo.
Clementissima, e sotto ogni rapporto commendevole, fu la deliberazione che mosse la Santità di Nostro Signore a concedere che molti i quali si ritrovavano detenuti o per ragioni politiche o per eccessi gravissimi, potessero trasferirsi a Bahia del Brasile, ove dovea a sue spese condurli ed accoglierli una Società di Colonizzazione ivi esistente.
Quale e quanto profitto ne abbia ritratto il pubblico Erario non più obbligato a mantenere individui non atti a compensarlo con i loro travagli; quale e quanto lo Stato col togliersi dal seno persone non mai sazie di macchinare -la sovversione di ogni ordine sociale e politico, ella è cosa ben agevole a comprendersi. Moralissimi poi dovevano essere i risultati di una siffatta deliberazione, imperocché tratti costoro dalla prigione alla libertà e trasportati per così dire in un Mondo tutto nuovo per loro, e messi a cimento della propria conservazione, era ed è a