Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ROMANI BRASILE 1837
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1990
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Salvatore Candido
coloni, loro sbarco, ricevimento, condotta e ne ricevei in risposta la lettera che qui unisco. Non ho potuto avere informazioni ufficiali dal vice-console pontifioio di residenza in Bahia, per essere egli da qualche tempo partito per l'Europa, ove si fermerà a lungo e forse per sempre. Questa circostanza mi ha fatto abbracciare come utile l'idea di proporre un Console per quella Città all'Em[inentisi]mo Sig.r Card.[ina]le Camerlengo al quale supplico Vostra Eminenza di far giungere l'accluso piego che a tale effetto gjld dirige questo Console Generale José Dias da Cruz Lima. Non so ancora se i coloni sudditi pontificii abbian presa parte nella ribellione di Bahia. È possibile che se ne siano arruolati alcuni al servizio de' ribelli, perché pagano. È certo però che fino all'epoca degli ultimi torbidi si erano ben condotti...
IV Inedito. Ivi, fase. 2, pp. 4 r.-5 r.
V DAL MINISTRO BRASILIANO DEGLI ESTERI AL FABBRINI
Palazzo di Rio Janeiro, 29 decembre 1837
Essendo giunta alla conoscenza di S.M. l'Imperatore che i sudditi pontifici residenti nella Città di Bahia, dimentichi dei loro doveri, o forse sedotti dai capi della ribellione, che infelicemente scoppiò in quella Città, hanno preso in essa una parte attiva, il sottoscritto Ministro Segretario di Stato degli affari esteri ricevè ordine dal Reggente Interino in nome di S.M. l'Imperatore, per comunicare senza ritardo al S.r D.r Scipione Dome nico Fabbrini Incaricato d'Affari della Santa Sede questo fatto sì dispiacevole nella ben fondata speranza che il S.r Fabbrini impiegherà tutta la sua influenza ed autorità perché quei sudditi non abusino dell'ospitalità, che sì generosamente fu data loro nel paese, e che egualmente farà loro vedere che, nel caso che persistano nel loro inconsiderato e punibile procedimento, saranno castigati col rigor delle pene che le leggi impongono agl'insorti nel delitto di ribellione.
Il sottoscritto, conoscendo i sentimenti che animano il Signor Fabbrini a favor del buon ordine e tranquillità nell'Impero del Brasile, è sicuro che, con tutta la brevità, prenderà le misure necessarie a questo riguardo, che si degnerà partecipare al Sottoscritto il quale gli rinnova in questa occasione le espressioni del suo ossequio e stima.
Antonio Peregrino Macie! Monteiro
V Inedito. Ivi, fase. 2, pp. 12 V.-13 r. Nella pagina 12 r. è trascritto il testo originale in lingua portoghese.