Rassegna storica del Risorgimento
ESULI ROMANI BRASILE 1837
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1990
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Emigrazione coatta in Brasile
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VI DAL FABBRINI AL MINISTRO BRASILIANO DEGLI ESTERI
Rio Janeiro, 2 gennaio 1838
Il Sottoscrìtto Incaricato d'Affari della S. Sede, nell'accusare ricevimento della nota di S.E. il Sig.r Antonio Peregrino Maciel Monteiro, Ministro degli Affari Esteri, in data dei 29 di decembre, ricevuta però il dì 30 a un'ora e mezza pomeridiana, ringrazia S.E. della comunicazione che si è degnata farli d'ordine dell'Eccmo Sdg.r Reggente Interino ed esprime all'E.S. il vivo dispiacere di cui il sottoscritto è stato penetrato in udire che alcuni fra i coloni Sudditi Pontifici emigrati d'Italia per opera di Agenti Brasiliani, ed ora esistenti in Bahia si sono mischiati nella rivolta scoppiata in quella Città.
Vede il sottoscritto che quegl'hifelici, traviati certamente più. dal bisogno e dalla triste loro situazione che da altro, vanno con ciò ad esporsi a tutto il rigore delle leggi, ma ben sa il Sottoscritto essere uno dei principali Suoi doveri rispettare l'azione delle leggi medesime, e non imbarazzare il corso della giustizia nella punizione di delitti di sì grave conseguenza, come quelli dei quali si tratta.
In questa occasione, però, non può fare a meno il Sottoscritto di richiamare alla memoria di S.E. i due importanti oggetti, dell'esistenza e sicurezza, cioè, dei coloni e del rimborso avanzato generosamente pel loro trasporto agli Agenti Brasiliani dal Governo Pontifìcio sui quali, più e più volte fino dai primi di agosto, ha il medesimo Sottoscritto chiamato l'attenzione del Governo Imperiale nelle sue conferenze al ministero degli affari, esteri e nel fatto presentato ai 14 ottobre, sperando che il Governo Imperiale, nella sua lealtà e giustizia, darà con tutta la brevità le necessarie ed adeguate previdenze a tal riguardo onde, anche, evitare almeno che quelli tra i coloni che sono rimasti pacifici non si trovino trascinati a seguire il funesto esempio.
Il Sottoscritto ha l'onore di reiterare a S.E. il Sig.r Ministro le espressioni della sua alta considerazione.
Scipione Domenico Fabbrini
Vii Inedito. Ivi, fase. 2, p. 13 r. e v. È allegato al dispaccio n. 555 della stessa data.