Rassegna storica del Risorgimento

ESULI ROMANI BRASILE 1837
anno <1990>   pagina <505>
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Emigrazione coatta in Brasile
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le garanzie necessarie per assicurare la sorte e l'esistenza futura di tutti quegrinfelici coloni. Trovò il ministro molto bella l'idea, convenne su tutto, mi pregò dà parlare coU'individuo qui esistente e di vederci dopo all'indomani.
Essendo andato a parlargli nella mattina seguente, si rimase che gli manderei l'individuo per intendersi col medesimo, e che egli mi scriverebbe una nota nella quale, riferendosi a quello che si era già precedentemente trattato fino dallo scorso agosto su i coloni, m'inviterebbe a cooperare dal canto mio per il ritorno dei coloni pontincj al buon ordine, offrendo da parte del Governo d'incaricarsi di pagare per loro la spesa di passaggio ed altro avanzata dall'erario pontificio e di assumere sopra di sé la sicura futura esistenza dei coloni, oltre qualche remunerazione pecuniaria ad alcuni di loro... Questo era presso a poco quello che io domandava e niuna difficoltà si fece dal ministro se non di voler rendere tal promessa del Governo dipendente dall'esito dell'impresa del desiderato distacco e sepa­razione dei coloni dai ribelli. Mi diede speranza che sarebbe tornato a vedermi nelle ore pomeridiane del giorno stesso, dopo il Consiglio dei Ministri, per concretare definitivamente.
Io aveva qualche languida speranza di dare in questa occasione una plausibile direzione a tutto questo non poco disgustoso affare, e forse migliorare la condizione dei coloni e dello stesso credito dell'erario ponti­ficio; ma che? Il ministro non torna da me; non parla coU'individuo che egli stesso aveva desiderato di vedere: nulla mi fa sapere e solamente il giorno appresso 30 dicembre ad un'ora e mezza pomeridiana, mi vedo giungere un biglietto dal Capo della Segreteria in cui mi si dà notizia della partenza del brik non pel l.o gennaio ma pel 31 dicembre, invitandomi a profittarne per mandare a Bahia qualche mio dispaccio, relativo ad una nota del ministro che contemporaneamente, benché in data anteriore di un giorno, mi vien rimessa.
Al vedere uno scioglimento simile, che per altro non molto mi sor­prese perché ci sono già accostumato, feci sapere al Capo della Segreteria che nulla aveva da fare e mi limitai a dare alla nota quella risposta della quale mi parve meritevole. Io la considerai quasi come una trappola che mi si tendeva e volli con dignità evitarla. Vostra Eminenza troverà la nota e risposta nell'unito Foglio.
Ho creduto di mio dovere d'informare Vostra Eminenza di questi incidenti. Intanto attendo, e spero di ricevere a momenti, le istruzioni desiderando di sapere se dovrò avanzare formale reclamo a questo Governo pel rimborso dovuto all'erario pontificio nel caso che i passi non ufficiala, ma confidenziali, fatti sin qui non conducano a buon risultato come ho tutta la ragione di temere...
VII Inedito. Ivi, fase. 2, pp. 10 r.-ll v. Al dispaccio sono allegati i due docu­menti precedenti.