Rassegna storica del Risorgimento

ESULI ROMANI BRASILE 1837
anno <1990>   pagina <508>
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Salvatore Candido
in nome della repubblica da essi proclamata, e da durare, secondo una clausola da essi stessi aggiunta, per tutto ài tempo della minorità del­l'Imperatore.
La mattina del 30 marzo ne giunse la notizia per un brik di guerra inglese, non essendo arrivato per anco il vaso di guerra brasiliano che, un giorno avanti dell'inglese, partì con dispacci e partecipazioni officiali per questo Governo.
Dalle notizie risulta che si è sparso molto sangue ed una parte notabile della Città è stata incendiata disperatamente dai ribelli. Dicesi che la mortalità è stata l'effetto di assassini, dell'incendio e della mitraglia della fortezza, e non di un vero valore nella difesa della piazza, nel che i ribelli hanno mostrato molta codardia. Tutti i capi erano già caduti in potere degl'Imperiali all'eccezione però dei due principali Carneiro Presidente e Sabino ministro principale della Repubblica.
Come Vostra Eminenza Reverendissima può bene immaginare, la noti­zia è stata qui ricevuta colla maggior soddisfazione dal Governo e ha eccitato un vero entusiasmo ed allegria in tutti gli abitanti che per tre sere consecutive hanno esternato il loro giubilo con illuminare le proprie case.
Le conseguenze di questo fatto devono essere la consolidazione del­l'attuale Governo, la prossima pacificazione dell'altra provincia ribelle del Rio Grande do Sul verso della quale si dirigono adesso tutte le forze che fin qui stavano occupate in Bahia. La vittoria del S,r Pedro de Araujo lima nelle prossime elezioni dei 22 corrente tornasi più probabile...
X Inedito. Ivi, fase. 2, pp. 13 r. e v.
XI DAL CARDINALE LAMBRUSCHINI ALL'AW. FABBRINI
Incaricato d'Affari della S. Sede in Rio de Janeiro
Roma, 7 Aprile 1838
Ho ricevuto il dispaccio di V.S. n.o 555, dal quale ho tratto la continuazione delle notizie concernenti i Coloni di Bahia Sudditi Pontifici ed il credito che il Governo della S. Sede ha in riguardo ad essi colla Società Colonizzatrice nella stessa città.
Mi spiace e non poco che quei turbulenti individui si siano impegnati nella rivolta di Bahia, ma non ne sono punto sorpreso considerando la coerenza di questo loro procedere coll'anteriore loro condotta, e molto più riflettendo all'estremo bisogno in cui erano alcuni di loro di procacciarsi ài sostentamento nel modo che il primo si fosse presentato.
Io non credo che possa muoversi costì (ragionevolmente alcuna querela verso il Gov[ern]o dii S.S. come se esso abbia voluto scaricarsi delle sud[det]e inquiete persone per farne un dono al Brasile; giacché sono gli Agenti della Società di Bahia che d'accordo col Sig. Incaricato del