Rassegna storica del Risorgimento

ESULI ROMANI BRASILE 1837
anno <1990>   pagina <510>
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Salvatore Candido
prendere delle notìzie su dei coloni sudditi Pontincj e sul numero di quelli che avevan preso parte nella rivoluzione di Bahia, per poi comuni­carmele al di lui ritorno. Compiacente il Sr Conte, appena tornato mi trasmise le notizie richieste ed io mi faccio un dovere di umiliarle a Vostra Eminenza Reverendissima trasmettendo la copia del biglietto del prelodato S.r Conte ed una Nota dei coloni compromessi, che ho tirata dalla medesima notizia.
Vostra Eminenza vedrà che i compromessi si riducono a diecinove, giacché dai 22 della Nota uno è dichiarato innocente e due non sono tra i sudditi di Sua Santità. Come Vostra Eminenza rileverà dal biglietto del Sr. Conte Ney, ed avrà anche rilevato dalla Lettera del Prefetto dei Cappuccini di Bahia, trasmessa col mio n. 553, l'opinione che qui si ha dei coloni in questione è svantaggiosissima reputandosi tutti, o la maggior parte di essi, non solo compromessi, o condannati politicamente, ma anche rei di gravi misfatti di ogni genere. Anche qualche giornale, e specialmente il Chronista, ha pubblicato articoli inculcando questa sfavorevole idea che si procurò in qualche modo di attenuare coU'articolo che si pubblicò nello stesso Chronista n. 137 del Lo febbraio, di che mando la traduzione.
Un certo Giovanni Pirozzali, bolognese tra i coloni liberi, per mezzo della legazione austriaca, in difetto di un nostro Console in Bahia, mi ha fatto pervenire una Nota di danni che pretende aver sofferti nel­l'incendio della città nella somma di Reis 740.000 pari a circa tre in quat­trocento scudi. Non mi dirige nessuna istanza, ma se è idea del medesimo di chiedere un indennizzo al Governo, lo credo tempo perso avendosi qui adottata una massima tutta opposta nelle reclamazioni inglesi pei danni sofferti al Para...
XII Ne pubblica alcune righe il Lodolini (cit., p. 167). Ivi, fase. 2, pp. 52 r. e v. Sono allegati: a) il Comunicato del Merolla, cui ci riferiamo nel testo e nella n. 5, pubblicato da O Chronista nella sua edizione n. 137 dell'I febbraio 1838; b) la lettera del conte Ney, datata 6 giugno 1838, nel testo francese; e) l'elenco dei sudditi pontifici di cui era stata accertata la partecipazione alla rivolta, di cui propone i nominativi, con opportuno commento su ciascuno di essi, il Lodolini nel saggio citato (pp. 166-167). Nella lettera del Ney, di cui il Lodolini (cit., p. 167) pubblica alcune righe tratte dalla traduzione di essa che si conserva nell'Archivio di Stato di Roma, fra l'altro, leggiamo: Je vous envoie dono la liste que vous m'avez demandée, et aite j'ai obtenit de borine force. Je crois devoir ajouter malheureusement à ces renseìgnements que la voix publique accuse vivement ces Italiens d'avoir pris Ut part la plus active aux incendies qui ont eclaté sur plusieurs points de la Ville; au reste à part l'intérèt qu'ils doivent sans doute inspìrer camme compatriotes, vous n'ignorez probablement pas, Monsìeur, qu'ils auraient été presque tous obligés de quitter l'Italie pour quelque méfait qui sous une administration moins douce que la votre leur aurait valu une fort triste fin...
Nella Lista sono compresi i nomi di Battista Rossi morto in combattimento nonché quelli di Mussarelli e di Barracani che non erano inclusi, a detta del Fabbrini, nell'elenco trasmesso dal Ci a Idi. Il Lodolini, per altro, identifica il Barracani nel forlivese Pasquale Montini. I coloni di cui è accertata la partecipazione alla rivolta sono, pertanto, 20. Ma riteniamo che parecchi altri che non furono fatti prigionieri dalle truppe imperiali, vi parteciparono.
Per quanto si riferisce al Pirozzali <o Pirozzoli), il cui nome è incluso nell'elenco generale dei coloni liberi trasferiti in Brasile, sorprende il fatto che, a pochi mesi dall'arrivo, pur con le traversie che i coloni dovettero affrontare e con le difficoltà