Rassegna storica del Risorgimento

DEPOSITO DEI MENDICANTI DI BORGO SAN DONNINO; DUCATO DI PARMA E
anno <1990>   pagina <521>
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Sulle istituzioni parmensi
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La disposizione sovrana <m 50 del 30 luglio 1819 dà vita ad una scuola definita di mutuo insegnamento nel Deposito. È nominato un maestro-sacerdote il quale ha il compito di proporre al Presidente Interno i bisogni della scuola. Egli deve scegliere tra i ricoverati chi crederà suscettivo di ammaestramento e insegnerà col nuovo metodo a leggere, a scrivere e a conteggiare. La scuola è riservata ai soli ricoverati. Il maestro non ha incombenze di buongoverno, ma può stabilire pene per le disub­bidienze commesse dagli allievi in classe.
L'iniziativa dura nel tempo; non ho rinvenuto tuttavia su di essa notizie più dettagliate.
Il Deposito Mendicanti di Borgo San Donnino diviene, negli anni, sempre più importante: la sua popolazione aumenta sensibilmente, e sarà sempre numerosa nei primi anni dopo l'Unità.
Al 30 novembre 1820 i ricoverati sono 204 (157 sani, di cui 93 uomini e 64 donne; 47 inalati (2621). Nel corso del dicembre successivo aumentano i mendicanti sani (168) e diminuiscono i malati (34): in un mese i morti sono 9 5 uomini e 4 donne ; la percentuale appare abbastanza alta. C'è da rilevare che nello stesso periodo l'ospizio mendicanti di Parma ospita 55 donne; la Sala di Lavoro di Parma 41 persone; quella di Piacenza 35; la Sala di Lavoro della Scuola della carità di Luzzara 145-152 donne. Il Deposito è dunque già all'inizio degli anni '20 l'organismo più popolato tra quelli che offrono ospitalità e lavoro ai poveri.
Nel 1821 gli ospiti del Deposito salgono a 233 a marzo, a 269 ad aprile; in questo mese i malati sono 68 e ben 14 i morti. (In cinque mesi, dal dicembre 1820 all'aprile 1821, i decessi sono 43).15)
Tra il 1821 e il 1825 le presenze sono stazionarie, attorno alle 275 unità. Nel giugno 1828 i ricoverati sono 312; il 31 ottobre successivo 346; il 31 dicembre 413. È da notare come gli elementi validi al lavoro siano in pratica sovente meno della metà degli ospiti (nel 1828 le statistiche indicano come validi 80 uomini e 51 donne su 312 ricoverati).16)
Il 31 dicembre 1829 gli ospiti del Deposito sono 418. Nel corso del­l'anno la direzione dell'ente passa a Giulio Cesare Verdelli, già ispettore, che proseguirà poi la propria carriera passando alla guida della Casa di Forza cioè delle carceri e quindi della Polizia. Più di un funzionario viene trasferito tra questi rami dell'amministrazione del Ducato.
A fine gennaio 1830 i ricoverati salgono a 438: 262 uomini e 176 donne. I malati sono complessivamente 97, gli invalidi 131. A fine marzo su 449 ricoverati i sani sono poco meno della metà: 225.
Per gli anni successivi non ho reperito dati precisi sulle presenze nell'ospizio. Sembra comunque certo che le cifre si mantengano sui livelli dell'inizio degli anni '30, con punte talora in aumento.
15) AJSJP., Segreteria di Stato e di Gabinetto, Direzione Generale di Polizia, cart. 314.
16) Ivi, cart. 316-317.