Rassegna storica del Risorgimento

DEPOSITO DEI MENDICANTI DI BORGO SAN DONNINO; DUCATO DI PARMA E
anno <1990>   pagina <523>
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Sulle istituzioni parmensi
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scioperati e scapestrati da correggere, e infine quella di bambini e fanciulli in tenera età orfani, privi di parenti che siano in grado di mantenerli. Costoro se accolti vengono educati ed istruiti a livello elemen­tare, e viene loro insegnato un mestiere. Spesso due, o anche tre bimbi orfani, o i cui parenti sono lontani per lavoro o privi di mezzi per mantenerli vengono affidati al Deposito: risultano dai documenti casi pietosi di fanciulli i cui famigliari sono morti di colera, o i cui genitori sono in carcere. A giudicare dalle domande, non sempre accolte perché si cerca in ogni modo di responsabilizzare parenti che hanno mezzi, la miseria è diffusa e i casi penosi sono numerosi. Il direttore Rossi lamenta il 4 giu­gno 1856 già un numero di bambini che incomincia ad imbarazzare pel servigio e le cure che essi richieggono ; due anni più tardi ... gli ospizi civili riboccano di popolazione e sono in tali e tante angustie da non consentire punto ammissioni le quali non siano pienamente conformi alla condizione... ?>
Si tenta una selezione severa: i malati di tigna vengono spediti all'ospedale, gli impazziti al manicomio, i figli di detenuti sono dimessi alla liberazione dei genitori, quelli degli artigiani affidati ai parenti che devono apprendere loro un'arte. Il problema finanziario è importante: molti degli ospiti sono trattenuti perché i famigliari pagano annualmente una quota, pur esigua, in base alle proprie possibilità. Ci sono poi persone con qualche mezzo che pagano per non trattenere con sé elementi affetti da aberrazione mentale, o dediti a furto e vagabondaggio. Un Luigi Gandolfi viene ospitato perché il fratello, colonnello dell'esercito ducale, versa per lui 15 lire al mese: il ricoverato è reduce dalla prigione, e con la sua presenza in famiglia recherebbe disdoro al rispettabile congiunto.21)
Per altri i versamenti sono largamente inferiori: dalle 3 alle 6-7 lire al mese.
Non pochi ricoverati vengono dimessi, in base a dichiarazioni di parenti che manifestano il desiderio di riprenderli con sé e mantenerli: c'è poi chi viene richiesto dall'esterno come artigiano, o come cameriera, o per matrimonio. Se esistono garanzie, i rilasci avvengono con facilità. Chi ha guadagnato col suo lavoro all'interno del Deposito qualcosa, porta la piccola somma con sé: si tratta quasi sempre di cifre esigue. Luigi Piazza, carrettiere, ha messo da parte dal 1847 al 1856 facendo il servente nella sala invalidi 130 lire.22)
Per quanto riguarda la disciplina interna, si tende a trasferire gli ospiti ritenuti pericolosi o comunque in grado di turbare l'ordine interno sparlando del personale o provocando -litìgi alla Casa di Correzione.
20) A.S.P., Dipartimento Grazia, Giustizia e Buongoverno, oart. 246; ivi, cart. 250. Rapporto di Vincenzo Cornacchia del 4 luglio 1858.
) A.S.P., ivi, cart. 246.
22) Ivi, cart. 247.