Rassegna storica del Risorgimento
DEPOSITO DEI MENDICANTI DI BORGO SAN DONNINO; DUCATO DI PARMA E
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Bianca Montale
Nel luglio 1852 un provvedimento che riguarda anche le carceri stabilisce che i frati cappuccini cappellani del Deposito non debbano essere retribuiti direttamente come dipendenti dello Stato, ma siano sottoposti all'autorità del Padre Provinciale, a cui deve essere versato lo stipendio dei confratelli.23)
Nel febbraio 1855 per disposizione del ministro di Grazia e Giustizia viene compiuta da un coadiutore addetto alla Prefettura di Borgo San Donnino un'ispezione, per indagare su episodi di violenza, con percosse tra ricoverate, avvenuti nel reparto fermninile del Deposito. Non sarebbe esente da responsabilità la sotto Ispettrice Colomba Bonaccorsi, che non avrebbe sufficientemente tutelata una delle ricoverate, percossa dalle compagne. L'ispettore nota che esiste un grave disaccordo tra la Bonaccorsi pure definita di principi religiosi e d'animo buono e la maestra delle femmine ricoverate, Luigia Gardelli. La prima è spalleggiata dal Direttore e dal padre Giacomo cappuccino, da anni preposto alla pietà nella casa delle donne, e la seconda dagli impiegati subalterni. Questo dà luogo ad un'infinità di chiacchiere, di pettegolezzi, lamenti e recriminazioni da parte delle due opposte fazioni, alle quali anche le ricoverate non sarebbero estranee. Questo è un disordine assai grave e non comportabile per le funeste conseguenze che ne derivano alla moralità, all'ordine e al buon regime dello stabilimento. Il rapporto prosegue aggiungendo che è difficile stabilire ragioni e torti delle due parti, che creano abusi in fatto di disciplina, favoritismi e protezioni che danno luogo a pettegolezzi scandalosi . Spetterebbe provvedere all'ispettore del Deposito e al Consiglio di Vigilanza; ma il primo non mette mai piede nello stabilimento delle femmine, e il Consiglio da qualche anno non dà quasi più segno di vita.
L'ispezione nell'occasione si estende alla Casa di ricovero per gli uomini. Ivi pure scrive il coadiutore siccome nella Casa per le femmine, è mantenuta la polizia (sic), la nettezza ed il buon regime de' ricoverati. Piuttosto forte è il numero degli ammalati nelle infermerie, ma sono per la maggior parte vecchi acciaccosi che vengono mandati al Deposito già sfiniti dai patimenti, e più meritevoli di Ospedali che di ricovero. I non malati poi, e particolarmente i giovani sieno maschi sieno feiomine sono ben pasciuti e con buon colorito, il che prova buon trattamento dietetico e buona cura. Il rapporto scende a particolari accennando ad un ricoverato epilettico a cui durante accessi violenti si sono talvolta messe le manette ed il camiciotto di forza, ma sempre con carità e pazienza, senza punto maltrattarlo . La sala di disciplina per le donne è per il momento vuota; quella degli uomini ospita quattro giovinetti, sotto accusa per furto.24)
23) A.S.P., Dipartimento Grazia, Giustìzia e Buongoverno, cart. 238, 13 luglio 1852.
2*) A.S.P., Dipartimento Grazia, Giustìzia e Buongoverno, cart. 249. Rapporto del coadiutore alla Prefettura di Borgo S. Donnino C. Marzoni sul Deposito. La nota, in data 15 febbraio 1855, è inviata al Ministro di Grazia e Giustizia, in risposta ad una lettera del 9 febbraio.