Rassegna storica del Risorgimento
CIRCOLI POPOLARI UMBRIA 1848
anno
<
1990
>
pagina
<
533
>
J* circoli umbri del 1848
533
di vita o di morte, le Provincie provvederanno a se stesse, perché le Provincie vogliono escire da una condizione acefalia, anormale sotto cui fermentano le passioni, e cova e si organizza la guerra civile , Andava dunque proclamata subito la Costituente, prima che l'imponesse il fremito armato dei popoli stanchi di questi indugi fatali e parricidi.22)
U giorno dopo, il Circolo popolare di Amelia, presieduto da Luigi Franchi, formulava un Indirizzo agli altri Circoli dello Stato nel quale, evocati i nomi di Balilla e di Masaniello quali esempi di vendicatori di ogni oppressione, si affermava che per ottenere l'unione -di tutti i popoli d'Italia si doveva favorire la fusione di tutte le oneste classi di Cittadini , finora divise dall'ignoranza dei pregiudizi, dall'astuzia del dispotismo e dalle basse passioni . Le divisioni politiche potevano essere superate solo rendendo salda la forza del Popolo e facendo della voce e del voto di esso una forza e una potenza morale contro cui erano destinate a rompersi le armi della prepotenza; solo in questo modo un popolo, benché piccolo, poteva diventar grande e ricomporsi a Nazione.23)
Il 20 dicembre 1848 fu il Circolo popolare di Nami a rivolgere un appello, questa volta ai deputati, perché, ove nell'esercizio del loro mandato fossero presi da dubbi e incertezze, si rivolgessero al mandante, cioè al popolo, per accertare i suoi bisogni e i suoi desideri; da via più diretta era, a tal fine, la convocazione di un'Assemblea generale dello Stato che avrebbe dato maggior forza alla causa di una libera Italia, in quanto basata sulTuniversale consentimento, cioè sul voto e sull'adesione popolare.2*) Lo stesso 20 dicembre la Giunta di Stato si impegnò con un proclama a caldeggiare la convocazione di una Costituente degli Stati romani, convocazione che avvenne il giorno 29 con un decreto sottoscritto unitamente ai membri del Governo. Questo decreto, che prevedeva il suffragio universale e diretto, dava vita alla nuova legalità rivoluzionaria fondata sulla sovranità popolare e contro i suoi promotori il papa scagliò immediatamente i fulmini della scomunica: atto che, per l'irritazione causata, servì solo a favorire la propaganda democratica a Roma e nelle province.
Tutti i Circoli umbri furono naturalmente molto soddisfatti per il
22) // Circolo popolare spolettilo ai cittadini dei Corpi deliberanti, al Ministero e alla Suprema Giunta di Staio, Spoleto, Bossi e Bassoni, 1848. In quei giorni Montanelli scrisse a Filippo De Boni, a Roma, consigliandogli di muoversi sul terreno della costituzionalità , per evitare l'intervento francese (cfr. A. M. GHISALBERTI, op. cit., pp. 281-282).
23) il Circolo popolare di Amelia ai Circoli nazionali e popolari dello Stato, Terni, Tip. Eredi Saluzzi, 1848.
24) Il Circolo popolare di Nami all'i Consigli deliberanti in Roma, Terni, Tip. eredi Saluzzi, 1848. All'azione esercitata dai Circoli popolari umbri nel dicembre 1848 dedica un rapido cenno I. GIAURRO, L'Umbria e il Risorgimento, Bologna, Cappelli, 1963, p. 109.