Rassegna storica del Risorgimento
CIRCOLI POPOLARI UMBRIA 1848
anno
<
1990
>
pagina
<
535
>
I circoli umbri del 1848
535
Pur se impegnati nelle operazioni elettorali, i dirigenti del Circolo perugino non trascurarono un compito previsto dal loro statuto, cioè quello di curare l'istruzione dei ceti popolari, per migliorare la condizione intellettuale e morale delle masse che il regime assolutistico aveva lasciato abbrutire nell'ignoranza e nella corruzione. Solo una conveniente e illuminata educazione poteva consentire loro di evitare gli inciampi e i tradimenti , conducendo ad una vera democrazia a.27)
Vera democrazia era un sinonimo di quella democrazia pura di cui si parla nel terzo dei quattro articoli del Decreto fondamentale della Repubblica Romana proclamata il 9 febbraio, e che poi scomparirà nella successiva Costituzione del 3 luglio. L'11 febbraio il Circolo perugino approvò un Indirizzo ai deputati nel quale erano contenute queste tre acclamazioni: Viva la Repubblica!, Viva l'Italia!, Viva la democrazia pura! E certamente i repubblicani perugini, due dei quali furono segretari dell'Assemblea romana, avrebbero accolto con favore anche il quinto articolo
non approvato del progetto presentato da Quirico Filopanti, nel quale si diceva che gli sforzi della Repubblica Romana saranno in modo tutto speciale diretti al miglioramento morale e materiale delle condizioni di tutte le classi della società ,28) che era, per l'appunto, uno degli obbiettivi
come si è visto del loro Circolo popolare.29)
Per tornare al concetto di democrazia pura, o di vera democrazia, richiamato anche da Carlo Armellini nel discorso di apertura dell'Assemblea romana,3**) va precisato che esso non voleva certo significare né una forma di democrazia diretta né tantomeno di democrazia socialista, ma piuttosto una Repubblica democratica basata sul suffragio universale, che rimettesse quindi la sovranià nelle pure mani del popolo , secondo una
1852, pp. 72, 382. Per le elezioni a Perugia si veda L. BONAZZX, Storia di Perugia dalle origini al 1860, II, Perugia, Tip. Boncompagni, 1879, p. 462.
20 Si veda l'avviso pubblicato il 12 gennaio 1849 in B. RASCHI, op. di., p. 173.
28) Cfr. G. CANDELORO, op. eli., p. 381.
25) Questo vale a smentire l'affermazione del Mazzonis, secondo il quale a Perugia la Repubblica se non incontrò grandi opposizioni non suscitò neppure grandi entusiasmi , e che non bisogna lasciarsi trarre in inganno dal numero di volontari partiti per la difesa di Roma, in quanto si sarebbe trattato di giovani entusiasti e idealisti il cui peso è limitato <F. MAZZONIS, op. cit., pp. 116, 118), Più avanti è tuttavia costretto ad ammettere che solo a Perugia vi erano circa trecento mazziniani {Ivi, p. 121), Ma basterebbe ricordare lo straripante entusiasmo con il quale pressoché tutta la popolazione prese parte alla demolizione della Rocca paolina, demolizione che fu promossa proprio dal Circolo popolare e successivamente approvata dal Municipio e dal Governo,
3Q) Armellini definì quella che si apriva il 5 febbraio una assemblea a suffragio diretto ed universale, conforme al principio della pura democrazia, ohe è la religione politica dell'Europa attuale, principio di giustizia per quanti credono nel dogma dell'uguaglianza (cfr. C. RUSCONI, op. eh., p. 375).