Rassegna storica del Risorgimento
CIRCOLI POPOLARI UMBRIA 1848
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1990
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pagina
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549
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. Libri e periodici 549
fioritura di studi storici intorno al Risorgimento nel Mezzogiorno; studi validi, fatti con mente pura e con animo sereno, senz'altro intento che la ricerca della verità storica.
MARIA CAPPUCCIO
LUDOVICA DB COURTEN, La marina mercantile italiana nella politica dì espansione (1860-1914). Industria, finanza e trasporti marittimi (Storia e documenti, 16); Roma, Bulzoni, 1989, in 8, pp. 294. L. 35.000.
Luigi De Rosa, tracciando il bilancio della storiografia economica degli ultimi due decenni, ha notato che moltissimo rimane da fare anche nella storia dei trasporti e delle vie di comunicazione , segnalando la consistenza sempre attuale del rapporto mare-terra.1) Ora, grazie al denso, capillare e nello stesso tempo articolato lavoro di Ludovica de Courten, la lacuna è stata, almeno per quanto riguarda la marina mercantile, colmata in maniera quasi assoluta.
La marina mercantile: problema che ha attirato l'attenzione di storici dell'autorevolezza di Gioacchino Volpe e Benedetto Croce, dai quali è partita una dura denunzia per la pochezza e per la vetustà del patrimonio navale, guaio pur esso, non mai sanato dalla nuova Italia.2)
La de Courten, così da offrire un quadro pieno e privo di ombre, esamina dapprima gli aspetti storiografici, segnalando gli orientamenti e le scelte industriali specie nella fase cruciale di passaggio dalla vela al vapore. Il termine iniziale del lavoro della de Courten coincide con la fine di quel primo sessantennio del XIX secolo, non a torto giudicato da Gino Luzzatto, l'età dell'oro del veliero .3)
L'A. quindi entra nel vivo del volume e mettendo In mostra una accurata conoscenza dei rapporti internazionali, pone In confronto la situazione italiana con quelle europee, statunitensi e giapponesi. Dal semplice problema di concorrenza si passa ad analizzare indirizzi ed opzioni, capaci di produrre profonde conseguenze economiche.
Gli ultimi due capitoli provano la vastità materiale del tema ed insieme il posto goduto dalla marina nella politica delle nazioni di maggiore peso.
Le conclusioni dell'A. non sono affatto lusinghiere, soprattutto per la scarsa fantasia e la limitatezza di prospettiva, addebitate ai responsabili della cosa pubblica da molti e molti decenni ad oggi. Come dare torto alla de Courten, nel momento in cui, accennando ad un disegno di legge del 1974, osserva che: le soluzioni escogitate sei momenti di crisi del settore marittimo tornavano a proporsi inalterate dagli inizi del secolo, in quanto avanzate in un panorama industriale comunque dipendente da realtà internazionali più agguerrite e dotate di pratiche protezionistiche più raffinate e indirette che non quelle che, in ambito italiano, finivano quasi sempre per ridursi alla vecchia deresponsabilizzazione imprenditoriale accomodata sulle 'commesse' statali ?
VINCENZO G. PACIFICI
i) L. DE ROSA, La storia economica del mondo contemporaneo, in L. DE ROSA (a cura di), La storiografia italiana degli ultimi ventanni. 11. Età contemporanea, Bari, Laterza, 1989, p. 186.
2) G. VOLPE, Italia in cammino, Roma, Volpe, 1973, pp. 197-201.
3) G. LUZZATTO, L'economia italiana dal 1861 al 1894, Torino, Einaudi, ed. 1974, p. 74.