Rassegna storica del Risorgimento
CIRCOLI POPOLARI UMBRIA 1848
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1990
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Libri e periodici
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in esso diffusa, la cultura che influenzerà nei decenni successivi (quelli conclusivi del XIX secolo) i primi fermenti socialisti. Ma, al di là dell'ambito regionale, il lavoro serve come modello per ricerche in aree diverse, con atmosfere e situazioni diverse, magari meno favorevoli.
Il volume, pur rimanendo sempre nel campo della storia dei partiti, stimola un'altra osservazione: è giunto il momento di auspicare e sollecitare opere altrettanto attente sul versante liberale e conservatore. È vero che in quest'area politica risulta più difficile e più discutibile la delimitazione e che risultano labile l'elemento coagulante ideologico e sfuggente, per non dire inesistente, il tessuto connettivo organizzativo ma è altrettanto vero che senza questi contributi sugli antagonisti dei repubblicani, dei socialisti e dei cartolici, il bilancio storiografico è forzatamente incompleto e l'analisi politica rimane parziale e circoscritta.
La ricerca di Ridolfi reca concrete prove sul cammino del partito repubblicano e del partito socialista, passati dal terreno della clandestinità e dell'illegalità a quello della legalità e della politica ufficiale, parlamentare. Sia repubblicani che socialisti nota infatti l'Autore individuarono nelle amministrazioni locali i referenti istituzionali privilegiati per i propositi di radicamento nelle società locali, articolando e sviluppando in modo ulteriore le loro organizzazioni politiche, proprio a partire dalle finalità ó*i natura amministrativa .
È un'altra prova dell'intreccio esistente tra storia locale e storia generale, particolarmente vivo ed accentuato nel campo dei partiti politici. Le vicende municipali si completano alla luce di quelle generali e le stesse vicende nazionali sono mutile, ignorando i processi locali, spesso utili laboratori.
Il campo di analisi di Ridolfi è la Romagna, una regione dalle accese passioni e dall'altrettanto acceso anticlericalismo. A proposito di questo aspetto, c'è da chiedersi sulle associazioni, che erano politiche, ma che non dimenticavano mai il connotato anticlericale, ponendolo spesso a loro simbolo, quale porzione di esso fosse dovuta a contrapposizione ideologica, vera e sentita, e quanto alla volontà di ripicca e di mera polemica verso una istituzione, presente politicamente per secoli sul territorio ed allora irrigidita in uno scontro, apparentemente senza uscita.
VINCENZO G. PACIFICI
// Mezzogiorno e la Puglia nell'età della Sinistra da Depretis alla crisi di fine secolo. 1876-1990. Atti del VI Convegno di studi sul Risorgimento in Puglia (26-28 novembre 1987) (Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Comitato di Bari); Bari, Levante Editori, 1989, in 8, pp. 527. L. 40.000.
Con gli Atti del VI Convegno regionale dì studi risorgimentali è proseguita con positivi risultati quella, che l'ottimo presidente del Comitato di Bari prof. Matteo Fantasia, ha definito la ri meditazione della fase storica, ampia e piena di sommovimenti quasi epocali, iniziata nel 1794. E una tale rimeditazione , così dettagliata e cosi attenta rispetto alle realtà locali, non perdute di fronte all'assieme nazionale, sarebbe auspicabile per tutte le regioni italiane, che magari conoscono momenti di accentuata partecipazione o al contrario di torpore e di estraneità, sempre da motivare e da studiare.
Nel tracciare il bilancio conclusivo dei lavori, Fabio Grassi ha opportunamente rilevato che la molteplicità dei contributi, che sotto varie angolature hanno affrontato