Rassegna storica del Risorgimento

1820 ; LUCCA ; MARIA LUISA DI BORBONE DUCHESA DI LUCCA E DI PAR
anno <1921>   pagina <19>
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Luigi Kosmth nel suo carteggio con Giuseppe Mazzini 10
del 1851, inviava l'amico suo Adriano Lemmi, proponendogli di
Egli ò venato, munito di passaporto regolare. Egli ora sulle mosse per ripartire, quando, nel-l'anniversario appunto delia nostra detenzione a Kutaja, giunge improvvisamente ordine dal gran Visir, che anch'egli sia ritenuto, ed internato a Kutaja.
Che i suoi passaporti stonò regolari, oho egli non sia no suddito, uè ospita della Turchia, che sua moglie doloritta. disperata, mora di fante a Kraguiorvaer, ohe importa? Pare che gli agenti austriaci in Turchia possano volgere in ridicolo 11 diritto dei Popoli, e la sicurezza porsonalo dogli individui. Un d'ossi fu arrostare un ungherese a Smirne, nella pubblica piazza, perche ora un de' suoi sorvi. o lo fu tradurre in Una prigione austrìaca, dove geme tuttora l'altro fa frugare nelle case turche, nella capitalo di S. M. Il Padiscià, per rubare le carte degli emigrati ungheresi
egli attira dogli altri nella cancelleria come a tradimento, e la li fa legare, e trasportare a bordo di vascelli austriaci, perchè ossi non vogliono reclamare amnistia dalle moni dot carnefici della loro patria altri, attirati cola, sono ritenuti a forza, minacciati, maltrattati, a tal che si danno ili lor propria mano la morte, per salvarsi dulia grazia austriaca.
Inane gli agenti austriaci compongono una denuncia calunniosa contro II maggiore Domotor
denuncia, che 11 governo Serbi ano, dopo fattane inchiesta, ha riconosciuta cosi sprovveduta ili fondamento, che non pure l'ha respinta dol tutto, ma ita permesso inoltre al maggioro Do­motor di dimorare a Kraguiovaor. capitalo della Servla I e la Sublimo Porta, sopra la fede di questa medosima calunniosa denuncia senta inchiesta senza alcuna antecedente Indagine.fa arrestare 11 maggiore Domcitor, e decreta U suo internamento a Kutaja, sobbono egli non sia ohe no semplice viaggiatore, munito di passaporto, riconosciuto non colpevole dal governo della Servla, o preso sotto la protezione di Quel Governo.: basta obe sia ungherese !
13 più ancora! Nell'ordine che ingiunge la violenza suprema, inflitta al maggiore Domotor, si dice letteralmente cosi: Polche la partenza dogli Internati a Kutaja è già decretata, si ordina ohe il suddetto Domotor, il quale por avventura vi si trova di passaggio, sia del pari arrestato, detenuto ed Internato ;
Affine dunque d'ispirarci fiducia alla promossa della nostra vicina liberazione, Se no fa in­ternare dogli altri!
Ecco la consolazione che ci è dato, nell'anniversario della nostra detenzione.
Io protesto nel modo più solonno contro quest'atto; Io me ne appello alla giustizia eterna di Dio, e al giudizio dell'Intera nmanitù.
E oon più gran ragione no appello, porche questo atto prova a tutti gli stranieri, o che viaggino o che dimorino In Turchia, che la lor sicurezza personale non ò affatto garantita, e che ninno può esser sicuro, che por una denunzia qualsiasi, non sia trattato egualmente.
E a più gran ragione ne appello,pesche tal precedente non può non aver conseguenze estro* inamente dannoso, distruggendo la credenza e la fiducia- che i diritti doi popoli abbiati valore in Turchia.
Penalmente lo ne appello, perchè quest'atto comprometterà inevitabilmente la dignità a il rispetto dol governo Serbiano dinanzi al suoi sudditi, o nuocerà All'attaccamento della Servla olla Sublime Porta; e ciò, quando II partito Mllosoh, sostenuto dall'Austria o dalla Russia, b quasi sul punto di sconvolgerò la tranquillita della Servio, dimostrando all'Europa oho di tutto Io provinolo Slave non una sola vo no ho, ohe non sia soggetta a malcontento, o rivolte a prò* della Russia.
Por ultimo, In quanto a me, ed al miei compugni di sventura, io sento in me la forza di dichiarare avanti a Dio e all' umanità, che noi ci sentiamo giù spinti a tal punto di disperazione In col non si dimanda più consiglio so non dall'onore; in cui non si uà più riguardo nò a conse­guenze,-nò-a scandalo di qualunque conflitto perchè si è determinato di morire, piuttosto oho soffrir più a lungo siffatta situazione.
Ktttuja, i aprile 1861.
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