Rassegna storica del Risorgimento
HEGEL GEORG WILHELM FRIEDRICH; SPAVENTA SILVIO
anno
<
1991
>
pagina
<
5
>
Silvio Spaventa e Hegel 5
tentativi di traduzione più o meno compiuti, l'opera éì Hegel, in quella sua vasta ed organica complessità che non ha riscontro nella parallela produzione di altri autori tedeschi, non sembra essere stata mai del tutto conosciuta direttamente né consapevolmente tutta assimilata specie per quanto riguarda i primi scritti sulla Germania nei confronti della Rivoluzione francese e delle sue conseguenze politiche più evidenti, da quello, incompiuto, su La Costituzione della Germania del 1802 all'altro, che gli suscitò contro numerose ostilità, Sulla Dieta del Wurttemberg del 1817.4) Ma il discorso hegeliano, se non nei dettagli almeno nelle sue linee essenziali, riferito o trasmesso, forse non sempre esattamente, da biografi dei livello prima del Rosenkranz, nel 1844, poi dello Haym, nel 1857, od anche inserito come momento costitutivo nella storia della filosofia tedesca moderna dal Michelet nel 1838 o dallo Erdmann nel 1853,5* oppure compreso nel suo senso più sintetico dalla lettura delle opere più. tarde che quelle precedenti avevano in certa misura assimilato e rielaborato, e la mente va al Passerini suo diffusore in Italia, pur nella ampiezza dei suoi contenuti, dava adito ad una più vasta comprensione e valutazione del giudizio storico ed insieme etico-politico, sull'epoca nella quale si era venuto svolgendo fi
4) Il saggio di Hegel su La costituzione della Germania è tradotto in italiano negli Scritti politici (1798-1831), Torino, 1972, a cura dì C. CESA. Dello stesso si veda Hegel filosofo politico, Napoli, 1976. Da vedere anche, per l'atteggiamento del filosofo di Stoccarda nei confronti della Restaurazione, C. CESA, L'atteggiamento politico di Hegel nel 1817: lo scritto sulla Dieta del Wurttemberg, in AA.VV., Incidenza di Hegel, Napoli, 1970, pp. 272 sgg. Estremamente limpide e convincenti le pagine di S. AVINERI, La teoria hegeliana dello Stato, Torino, 1973, pp. 45 sgg. Tra gii scritti più recenti sul pensiero politico hegeliano di un certo interesse quello di G. Duso, La rappresentanza politica e la sua struttura speculativa nel pensiero hegeliano, in Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, n. 18, 1989, pp. 43-75, con aggiornate indicazioni bibliografiche sul tema trattato.
5) K. ROSENKRANZ, G. W. P. Hegéls Leben, Berlin, 1844 (trad. ìt. di R. BODEI, Firenze, 1966); R. HEYM, Hegel und seine Zeit, Berlin, 1857; K. L. MICHELET, Geschichte der letzen Systeme der Philosophie in Deutschland von Kant bis Hegel, Berlin, 1838, voi. II; J. E. ERDMANN, Versuch einer wissenschaftlichen Darstellung der Geschichte der neueren Philosophie, voi. VI, Leipzig, 1853.
6) Del Passerini fondamentale, per la penetrazione in Italia delle idee del filosofo dì Stoccarda, fu naturalmente la versione italiana della Filosofia della Storia, edita a Capolago nel 1-840. Sulla complessa parabola intellettuale di Giambattista Passerini, vedi L. AGUZZI, Riforma religiosa, hegelismo, comunismo e il problema del Risorgimento in Italia nel pensiero e nell'opera di Giambattista Passerini (1793-1864), Brescia 1985. Dello stesso vedi la più recente relazione G, B. Passerini e la penetrazione dell'hegelismo in Italia, nel volume Gli hegeliani di Napoli e la costruzione dello Stato unitario, Atti del Conpegno: Napoli 6-7 febbraio 1987, Roma, 1989, pp. 73 sgg. Sulla fortuna di Hegel in Italia durante il Risorgimento, cfr., tra gli altri, E. GARIN, Problemi e polemiche dell'hegelismo italiano dell'Ottocento: 1832-1860, in Incidenza di Hegel, Napoli, 1970, pp. 627 sgg. Nello stesso volume Incidenza di Hegel, cfr., a cura di G. CACCIATORE, l'ampia bibliografia su Hegel in Italia, pp. 1057-1129. Di notevole utilità è anche L'opera e l'eredità di Hegel, a cura di V. VERRÀ, Bari, 1972. Preziosi, per i rapporti tra il filosofo di Stoccarda ed i suoi discepoli italiani del Risorgimento,