Rassegna storica del Risorgimento

DE SANCTIS FRANCESCO; ELEZIONI LACEDONIA (COLLEGIO) 1879
anno <1991>   pagina <23>
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De Sanctis a Lacedonia
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una lettera del Barone di Monteverde,7) che ei non mi ha restituito. Or la crisi ministeriale e la di lui scelta a Ministro di Pubblica Istruzione son tornate assai utili alle nostre aspirazioni, poiché si è avuta l'umiliazione di Ciccillo Tozzoli, ed il ritorno a noi della minoranza degli elettori compromessi a votare pel padre di costui. Sicché unanime e numeroso sarà il suffragio a prò di lui nel giorno 14, e, a che ciò si avverasse, abbiamo presi gli opportuni accordi coi Calitrani, Monteverdesi, Bisaccesi, nostri parenti ed amici, e per allettare quelli, che mostraronsi propensi per Tozzoli, prepareremo anche le loro preferenze pel seggio definitivo. Dimani varii de' nostri ed io ci condurremo in Monteverde, Calitri, Bisaccia e Lacedonia per tale bisogna.
A farsi eco, per lo più strumentalmente, di presunte difficoltà incontrate dalia rielezione di De Sanctis a Lacedonia furono intanto alcuni quotidiani napoletani e romani vicini alla Sinistra nicoterìna, che esprimevano quanto mai palesemente gli auspici del loro ispiratore di una clamorosa caduta dell'inviso ministro-candidato. In questa campagna di autentica disinfor­mazione dell'opinione pubblica, nonché di vera e propria aggressione, politica e personale, nei confronti di De Sanctis, si collocò in prima fila il Piccolo di Rocco De Zerbi. Già nel dar conto della risoluzione della crisi ministeriale il giornale napoletano aveva avuto acerbe espressioni nei confronti del nuovo governo, non risparmiando certamente De Sanctis. Questi veniva definito politicamente neutro all'interno della Sinistra, benché genericamente appartenente alla famiglia cairolina , ed il suo iniziale rifiuto ad accettare il ministero, a causa dei suoi problemi di salute, era senz'altro considerato come la scusa di chi non vuole aver l'aria di stender la mano a cosa ambita . E la conclusione era: Invece del rninistro della distruzione, on. Mancini, avremo dunque il ministro della distrazione. Ed il 7 dicembre, rivolgendosi agii elettori di Lacedonia, non meno malignamente II Piccolo affermava :9>
Il Gabinetto è in pensiero ed ha gli occhi volti qui verso di voi. Si teme che il ministro della moralità, nel secolo on. De Sanctis, sottoposto al giudizio degli elettori sia condannato. Se gli elettori di Lacedonia pensano che non basti essere un illustre letterato ministro per avere la fiducia loro, la paura del Gabinetto si avvererà.
7) Giuseppe Ernesto Sangeirmano (t 1900).
8) Soluzione, in II Piccolo, 25 novembre 1879, p. 1.
Teoricamente ancora di Destra, Rocco De Zerbi (1843-1891) era in realtà assai sensibile alle suggestioni ed alle ispirazioni nicoterihe. Era stato proprio De Zerbi a montare dalle colonne del Piccolo, nel febbraio-marzo 1878, la campagna scandalistica, occultamente ispirata dallo stesso Nicotera, sulla presunta bigamia di Francesco Crispi, volta a distruggere l'uomo politico siciliano, e che in effetti ne provocò le dimissioni da ministro dell'Interno (eìlfe i7-. RESEI., Politica interna, a cura di T. PÀLAMENGHI-CRJSH, Milano, 1924, pp. 166-68). Ciò non impedì al De Zerbi, un decennio più tardi, sino a quando fu tragicamente travolto dallo scandalo della Banca Romana, di trasformarsi in uno dei più immoderati ed acritici sostenitori ad esaltatori della politica crispina.
9 Da Roma, in // Piccolo, 7 dicembre 1879, p. 1.