Rassegna storica del Risorgimento

DE SANCTIS FRANCESCO; ELEZIONI LACEDONIA (COLLEGIO) 1879
anno <1991>   pagina <29>
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De Sanctis a Lacedonia
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d'azione alle ormai soltanto velleitarie trame nicoterìne. Di talché ila Gazzetta di Avellino poteva garbatamente ironizzare denunciando, Vìi dicem­bre, che De Sanctis aveva incontrato, in occasione della sua rielezione, un avversario dove meno si sospettava, che era costituito, questa volta, non dalle macchinazioni e dalle voci malevole degli avversari ma da un elemento naturale, la neve, che da tre giorni cadeva incessantemente sul-l'Irpinia:
Siamo avvolti in una fantastica atmosfera di ghiaccio. Se fino a domenica il tempo non si modifica, a quei paesi del collegio di Lacedonia, i quali debbono andare a votare nei capoluoghi di mandamento, si renderà alquanto difficile il farlo. Il vincere però questo ostacolo inaspettato dovrà essere per quegli elettori un impegno di onore. Il vento ed il gelo non debbono impedire che si renda, il 14 corrente, una testimonianza di stima e di affetto all'on. De Sanctis. I vecchi avranno l'orgoglio di aver compiuto un altro dovere, i giovani aggiungeranno così un altro filo alla tela delle loro più care memorie. E potranno un giorno raccontare ai propri figli che anche essi il 14 dicembre 1879, nel mentre le vie erano rotte per l'alta neve e fischiava la tramontana, andarono a votare per Francesco De Sanctis.
La preoccupazione dell'organo prefettizio per un possibile astensionismo a causa della sfavorevole congiuntura climatica, col conseguente appello all'orgoglio ed al senso di responsabilità degli elettori, risultava più che evidente. Una rielezione di De Sanctis con un basso afflusso alle urne sarebbe stata infatti sicuramente strumentalizzata negativamente dagli avver­sari. Fu quindi con profonda soddisfazione che la Gazzetta potè così com­mentare, il 20 dicembre, i risultati elettorali:
Gli elettori del collegio di Lacedonia, domenica scorsa, provarono co' fatti quanto noi avevamo asserito nei passati numeri, con sicura coscienza e senza tema di essere smentiti- Sopra 849 iscritti, 692 elettori, con un tempo da orsi, si recarono alle urne per votare unanimi per Francesco De Sanctis.
È stata una splendida manifestazione di affetto e di stima per l'illustre uomo. Di ciò vorranno convenire anche quei giornali e quei corrispondenti che avevano fabbricato tanti canard. E dire che in quel giorno la neve non cessò un momento solo dal venir giù, e che per recarsi, a mo' di esempio, da Monteverde ad Aquilonia o da Coriza a Teora, si passava non una, ma dieci volte il pericolo di rompersi la noce del collo. Non si è Irpini per nientel
A livello dei quotidiani napoletani, e specie quelli di parte avversa, le reazioni al successo elettorale desanctisiano furono assai modeste.25) Unica eccezione fu quella del Pungolo di Comin. Già nel numero del 14 dicembre, a spoglio dei voti appena ultimato, il giornale pubblicava con notevole risalto il testo di un telegramma da Lacedonia, che annunciava: Votazione unanime per Francesco De Sanctis, gloria italiana , al quale faceva seguire un commento che diceva: Valga questa votazione a smentire le false
25) // Piccolo del 15 dicembre ( Diario politico , p. 2) si limitò ad esempio a questa lapidaria notizia; Lacedonia. Eletto De Sanctis .