Rassegna storica del Risorgimento

BALLA GIACOMO; MERLONI GIOVANNI; SOCIALISMO ROMA 1900-1910
anno <1991>   pagina <34>
immagine non disponibile

34
Giuseppe Barbatace
29 giugno 1902, n. 246, viene istituito tale organismo con annesso si veda l'art. 2 un Consiglio superiore del lavoro. In ogni caso, si dovrà attendere il R.D. 29 gennaio 1903, n. 48, per il regolamento esecutivo. Quindi, malgrado la circolare ministeriale di G. Baccelli, in data 18 ago­sto 1903, esorti le classi lavoratrici alla partecipazione e ribadisca gli alti scopi del nuovo Istituto, si delineano ritardi che testimoniano secondo Merloni come, in Italia, le leggi vengano rimesse, allegra­mente, a dormire.
Tre i motivi ricorrenti nei primi interventi (agosto, ottobre e dicembre) di Merloni per I problemi del lavoro: a) attenzione al congresso socialista di Roma del settembre 1900 come espressione di consacrazione ufficiale per la presentazione, in Parlamento, di un aggiornato ed organico progetto di legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli; b) richiamo al centenario della legislazione operaia inglese 1802-1902 e al bill del 1847 sulle dieci ore di lavoro (un cenno anche per la successiva legislazione sociale in Germania e Francia, con particolare menzione ad Alexandre Millerand di cui si occupa, diffusamente, la Critica Sociale dell'estate-autunno 1901 con ben quattro articoli); e) la lentezza spaventevole nel mettere in moto i rego­lamenti di attuazione esecutiva per l'effettivo funzionamento dell'Ufficio del lavoro, una lentezza dovuta a trascuranza, apatia e irresponsabilità buro­cratica, di malvolere o peggio . In siffatta apparenza di democraticità , il massimo della beffa consiste, secondo una italica prassi, nel gabellare tutto questo all'insegna della saviezza o prudenza . La Legge 29 giugno 1902 potrà ulteriormente funzionare, aggiunge Merloni, Se ambasciate e consolati del ministero degli Esteri saranno in grado di elaborare formulari speciali con notizie e monografie su quanto attiene la legislazione operaia, la situazione del mercato del lavoro (in proposito, la rivista / problemi del lavoro, nel fascicolo dell'agosto 1902, ospita due brevi note di Franz Fischer e Giovanni Montemartini), le correnti migratorie, evitando che le notizie raccolte si perdano nel mare della burocrazia: sarebbe come met­tere una diligenza di campagna al servizio della valigia delle Indie. Merloni richiama una precisa disposizione contenuta nella Legge 29 giu-
mancata. Il gruppo Rudiniano-Luzzattiano ira ministerìalìsmo e opposizione 1901-1908, Firenze, Le Monnier, 1984.
Per una ricognizione delle nuove burocrazie , nella geografia di sviluppo economico dell'età gioiitliana, cfr. D. MARUCCO, Vincenzo Giuffrida, funzionario e polìtico, nella crisi dello Stato liberale, in Annali Fondazione L. Einaudi, 1987, voi. XXI, pp. 253-317. Per la cultura delle riforme di Giovanni Montemartini, cfr. G. BARBALACE, Classi lavoratrici e imprenditori attraverso i saggi di storia presenti nella Biblioteca del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio 1900-1914, in Annali Istituto U. La Malfa, 1988, voi. IX, pp. 283-318, e Idem, in AA.W., Cultura e lavoro nell'età giolittiana, Napoli, Guida, 1989, pp. 119-158.
Per le ristrutturazioni produttive e la strategia monopolistica dei principali settori Industriali, cfr. G. BARBALACE, La siderurgia italiana nel 1911: protezionismo, liberisti, sciòperi di Portoferraio e Piombino, in Ricerche storiche, gennaio-aprile 1978, n. 1, pp. 125-141, e Io., Le scelte- siderurgiche del 1911. Tra cultura economica e conflitti del lavoro, in Rivista Finsider, settembre-dicembre 1983, n. 3, pp. 13-19.