Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI ITALIA 1875-1880; <> 1878-1880;
anno <1991>   pagina <368>
immagine non disponibile

368
Rolando Nieri
nazionale. Da tale studio si potrebbero trarre conclusioni di grande valore politico; specialmente in ordine a quella trasformazione dei tributi, che tutti proclamano ed esigono, ma sulla quale nessuno forse ha avuto modo di formarsi un criterio sperimentale e non sentimentale, e nessuno forse potrebbe dire con precisione in che cosa debba consistere, quali fini proporsi, in che misura e in quanto tempo compiersi.174)
Sul presupposto ormai dimostrato che gli ordini liberi non bastano da sé soli ad ingagliardire le emulazioni del lavoro,175) la Rassegna si volgeva, come si è accennato, a considerare nel suo complesso il settore industriale e il suo stato ancora insoddisfacente. Le cause prima ricordate non bastavano a dar ragione dì quella atonia , di quella persistente fiacchezza che pesava sopra le scarse e non ricche industrie della penisola nostra ; tanto che la recente discussione di un trattato di commercio e della tariffa doganale parve occasione propizia a mandare un grido d'allarme, che coprì la voce dei difensori incondizionati del libero scambio .176> In Italia avevano prevalso talune apparenze di movimento economico, onde hanno vita speculazioni effimere , che non lasciano traccia e sono soltanto bugiarde parvenze della ricchezza.177) Ci si era illusi credendo ad una certa virtù di generazione spontanea della ricchezza, a cui pareva dover bastare la buona volontà di un sufficiente numero di sottoscrittori di azioni ; sembrava quasi che la creazione del capitale, i miracoli dello spirito di associazione, i benefizi della vita produttiva, non dipendessero affatto dalla perseveranza dei lavo­ratori, dall'abbondanza dei risparmi, dalla serietà delle intraprese .17S) La prevalenza di fenomeni speculativi, in cui erano coinvolte le società di credito ordinario, aveva il suo seguito nell'affarismo, nelle mistificazioni, nella rovina dei piccoli risparmi, e dimostrava l'impotenza delle leggi. Ma le arti insidiose e la legislazione oltremodo difettiva spiegano solo in parte questi fatti e la situazione che essi hanno prodotta . Esisteva una causa più. intima e sinistramente efficace ; bisognava chieder conto delle industrie in se stesse, del grado di forza intrinseca onde s'alimen­tano . Come altri aveva affermato, non sono gli aiuti del credito che manchino agli affari, né i capitali che manchino al lavoro; ma gli affari e le industrie lasciano bene spesso in sciopero e gli istituti di credito
I74> Ibidem. Si notava anche che l'ingiustizia fiscale diventava funesta per l'economia nazionale, quando sia tutta a favore del capitale improduttivo e a danno della produzióne nazionale...* La Rassegna nazionale, t4 dicembre 1879, Ancora della ritenuta stille cedole del debito pubblico.
i?5) La Rassegna settimanale, 14 luglio 1878, La vita industriale italiana e lo spirito d'associazione In Quésti ultimi tempi. Vedi anche, per i riflessi sulla cultura economica, della insoddisfacente vita industriale italiana La Rassegna settimanale, 28 marzo 1880, Intorno al rinnovamento degli studi economici in Italia.
176) i,(i vita industriale italiana, cit. 77) Ibidem.
m Ibidem.