Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI ITALIA 1875-1880; <
> 1878-1880;
anno
<
1991
>
pagina
<
373
>
La Rassegna settimanale e t'industria 375
opifici , per cui erano cresciuti gli acquisti di soda caustica, di ossidi di ferro e di piombo, di ipocloriti e di altri prodotti analoghi; mentre ebbe grande incremento la vendita all'estero del solfato di chinino (grazie alla fabbrica lombarda che è ormai la prima d'Europa); dei fiammiferi [...], del bitartrato di potassio e di generi medicinali.197) Simili osservazioni positive si dovevano fare anche per quanto attiene ai colori ed ai generi per tinta e per concia. L'importazione delle materie concianti e tintorie e quella dei colori presenta sensibili aumenti; la qual cosa prova che le industrie che si adoprano intorno ai tessili ed alle pelli sono in buona via .19s>
Per quanto riguardava la canapa e il lino, il cotone e la lana, c'era da notare una singolare analogia di fenomeni. Cresce la quantità delle materie prime importate e diminuisce notabilmente l'acquisto all'estero di filati e di tessuti; due cose le quali si accordano a dimostrare che gli opifici nazionali sono diventati più operosi. Per il cotone e per la lana si può, in parte almeno, attribuire questo rivolgimento industriale ai cambiamenti di tariffe doganali che consentono più larga protezione, sebbene gli undici mesi che sono trascorsi, dopo che i nuovi dazi entrarono in vigore, siano insufficienti a dar luogo a creazione di fabbriche importanti e a farle pesare nella bilancia. Poi si avverta che non fanno eccezione i filati e le tele di canapa e di lino, che in virtù del trattato di commercio con l'Austria-Ungheria rimasero, salvo poche e lievi differenze, sotto l'impero della vecchia tariffa. Conviene conchiudere che i cambiamenti ragguardevoli segnalati nel commercio delle materie tessili provengono meno da artificiali eccitamenti, che da crescente vigoria delle fabbriche nostrane .199)
Il problema dei trattati di commercio era tuttavia valutato in tutta la sua importanza, ai fini di un incremento della produzione nazionale. Esso veniva affrontato più volte, a partire dai primi numeri della rivista, quando, nel 1878, era in discussione il rinnovo del trattato con la Francia e si stavano per intraprendere negoziati con l'Austria-Ungheria.200) Una delle preoccupazioni fondamentali era che dall'insieme delle condizioni risultanti per l'Italia nel campo del commercio internazionale, fabbricanti e commercianti potessero essere messi in grado di fondare, con la maggiore sicurezza possibile per questo aspetto, le loro previsioni e aspettative.201) Tale obbiettivo era tanto più importante, in quanto si riconosceva che il momento economico internazionale non era fra i più favorevoli per gli accordi commerciali. In una situazione di crisi infatti, che coinvolgeva i vari Stati europei, Italia compresa, i loro comportamenti ten-
W) CU scambi internazionali nel 1879, cit.
198) ibidem.
m ibidem.
200) ja Rassegna settimanale, 6 gennaio 1878, Lo stato attuale dei negoziati commerciali.
ai) Ibidem.